Nel corso della mattinata di oggi 9 aprile 2017, durante le celebrazioni della Domenica delle Palme che anticipa di una settimana la festività della Pasqua, Papa Francesco si è rivolto ai numerosi fedeli accorsi in Piazza San Pietro, per impartire la sua benedizione durante la recita della preghiera dell’Angelus. Vi proponiamo di seguito le parole più importanti del Santo Padre ed il video completo della liturgia.
“La giornata di oggi ha un doppio sapore – ha dichiarato il Pontefice – dolce e amaro, è sia gioiosa che dolorosa, perché in essa celebriamo il Signore che entra a Gerusalemme, acclamato dai suoi discepoli come un Re, ma nello stesso tempo viene proclamato solennemente il racconto evangelico della sua passione. Il nostro cuore sente il contrasto struggente e prova, in qualche minima misura, ciò che sentì Gesù in quel giorno. Da trentadue anni, la dimensione gioiosa di questa domenica è stata arricchita dalla festa dei giovani, la Giornata Mondiale della Gioventù. Il Vangelo descrive la discesa di Gesù dal monte degli ulivi, in groppa ad un puledro di asino, sul quale nessuno era mai salito. E’ inverosimile immaginare, come questo gesto contagiò i ragazzi della città, che si unirono al corteo con le loro grida. Gesù stesso riconosce in questa accoglienza gioiosa, una forza inarrestabile, voluta da Dio. Cristo non è un profeta new age, un venditore di fumo, ma un messia determinato, con la fisionomia concreta del servo, che lo hanno reso il grande paziente del dolore umano”.
VIDEO DELLA CELEBRAZIONE DELLA DOMENICA DELLE PALME
“Pensiamo alla sofferenze che il Signore ha subito in questa settimana, pensiamo alle calunnie, agli oltraggi, ai tranelli, ai tradimenti, all’abbandono, al giudizio iniquo, alle percosse, ai flagelli, alla corona di spine ed, infine, alla via crucis verso la crocifissione. Per seguire fedelmente Gesù chiediamo la grazia di farlo non a parole, ma nei fatti, avendo la pazienza di sopportare giorno per giorno la nostra croce. Cristo non ci chiede di contemplarlo soltanto nei quadri, nelle fotografie o nei video che circolano in rete, lui è presente in tanti nostri fratelli che oggi patiscono come lui. Soffrono per un lavoro da schiavi, per i drammi familiari, per le malattie, a causa delle guerre e del terrorismo, per gli interessi che muovono armi e le fanno colpire, uomini e donne ingannati, violati nella loro dignità, scartati. Gesù è in ognuno di loro e con il volto sfigurato e con la voce rotta ci chiede di essere riconosciuto e di essere amato. Non abbiamo un altro Signore all’infuori di lui”, ha concluso la l’Omelia di Oggi Papa Francesco.