Durante l’omelia della Santa Messa dell’Epifania, Papa Francesco ha coniato il nuovo termine “nostalgioso”, in riferimento del sentimento dell’uomo quando sente la mancanza della parola di Dio.
“Il credente ‘nostalgioso’, spinto dalla sua fede, va in cerca di Dio, come i magi, nei luoghi più reconditi della storia, perché sa in cuor suo che là lo aspetta il suo Signore. Va in periferia, in frontiera, nei luoghi non evangelizzati, per potersi incontrare col suo Signore e non lo fa affatto con un atteggiamento di superiorità, lo fa come un mendicante che non può ignorare gli occhi di colui per il quale la Buona Notizia è ancora un terreno da esplorare”, ha dichiarato il Santo Padre, creando questo nuovo neologismo, o come direbbero gli esperti di linguistica, un nuovo bergoglismo.
Se Papa Giovanni Paolo II utilizzò quell’ormai celebre “Se mi sbaglio mi corrigerete” per sbaglio, commettendo un semplice errore grammaticale, per l’attuale Pontefice si tratta sicuramente di un termine creato ad hoc, per rendere ancora più efficace e significativo il suo discorso.