Nell’omelia mattutina di oggi sabato 28 gennaio, impartita come di consueto durante la Santa Messa nella cappella di Casa Santa Marta, Papa Francesco ha parlato dell’importanza della memoria che ci permette di guardare al passato mantenendo accesa la speranza per il futuro.
“Avere memoria vuol dire ricordare la salvezza di Dio nella mia vita – ha affermato il Pontefice – la memoria dei guai nella mia vita, ma come il Signore mi ha salvato da questi guai? La memoria è una grazia: una grazia da chiedere: ‘Signore, che io non dimentichi il tuo passo nella mia vita, che io non dimentichi i buoni momenti, anche i brutti; le gioie e le croci’. Il cristiano è un uomo di memoria. Così come non si può vivere una vita cristiana senza la memoria dei passi fatti, non si può vivere una vita cristiana senza guardare il futuro con la speranza dell’incontro con il Signore“.
“Il presente di un cristiano, di una cristiana così è come quando uno va per la strada e arriva una pioggia inaspettata e il vestito non è tanto buono e si restringe la stoffa. Anime ristrette, questa è la pusillanimità. Il Signore ci faccia crescere nella memoria, ci faccia crescere nella speranza, ci dia ogni giorno coraggio e pazienza e ci liberi da quella cosa che è la pusillanimità, avere paura di tutto. Anime ristrette per conservarsi. E Gesù dice: ‘Chi vuole conservare la propria vita, la perde’” ha concluso il suo intervento quotidiano il Santo Padre.