Durante la quotidiana omelia mattutina di oggi mercoledì 25 gennaio, dopo aver celebrato la Santa Messa nella cappella di Casa Santa Marta, commentando una delle letture agli ebrei, Papa Francesco è tornato a parlare del nostro rapporto con la fede e con Dio.
“Dopo Adamo che si nasconde perché aveva paura del Signore – ha affermato il Pontefice – Dio comincia a chiamare e a sentire la risposta di quegli uomini e donne che dicono: ‘Eccomi. Sono disposto. Sono disposta’. Dall’Eccomi di Abramo, Mosè, Elia, Isaia, Geremia, fino ad arrivare al grande ‘Eccomi’ di Maria e all’ultimo ‘Eccomi’, quello di Gesù. Eppure, non sono degli eccomi ‘automatici’, sono tutti frutto di un dialogo perché il Signore dialoga sempre con quelli che invita a fare questa strada e a dire l’eccomi. Ha tanta pazienza, tanta pazienza“.
“La vita cristiana è questo: un eccomi, un eccomi continuo di fare la volontà del Signore. E uno dietro l’altro. È bello leggere la Scrittura, la Bibbia, cercando le risposte delle persone al Signore, come rispondevano, e trovare quelle è tanto bello. ‘Eccomi, io sono per fare la Tua volontà. Ci farà bene, oggi, meditare su questo e riflettere su come va il mio ‘Eccomi’ al Signore. Mi nascondo? O fuggo? O faccio finta? O guardo da un’altra parte? Ognuno di noi può rispondere: come è il mio ‘Eccomi’ al Signore, per fare la Sua volontà sulla mia vita. Come è. Che lo Spirito Santo ci dia la grazia di trovare la risposta”, ha concluso il suo intervento il Santo Padre.