Dopo il successo dell’Ape social, finalmente dal 1 settembre arriverà anche l’Ape volontario, ovvero, la possibilità per una determinata categoria di lavoratori, non a costo zero, di anticipare il proprio pensionamento. Da mesi si vociferava che in autunno l’Ape volontario sarebbe partito, ma adesso è proprio il ministro Poletti ad annunciare la data del 1 settembre come inizio delle ”operazioni”. Andiamo a scoprire nel dettaglio chi può accedere a questo tipo di anticipo pensionistico e a quali condizioni.
Chi può accedere all’Ape volontario?
I requisiti per accedere all’Ape volontario sono pochi: infatti, basta avere almeno 63 anni e 20 anni di contributi alle spalle, quindi bisogna essere lontani dalla pensione massimo tre anni e sette mesi, un arco di tempo che verrà coperto da un reddito di accompagnamento finanziato con un prestito erogato da una banca e garantito da un’assicurazione. Il prestito sarà ripagato in vent’anni dalla data del pensionamento con una penalizzazione sulla pensione percepita.
Quali penalità per l’Ape volontario?
Non è ancora possibile prevedere con precisione l’importo delle penalità sulla pensione che, comunque, varieranno da caso a caso a seconda di quanto il pensionamento viene anticipato. Inoltre non si conoscono ancora i tassi applicati dalle banche che erogheranno i prestiti, tassi che dovranno essere fissati in convenzioni con il settore bancario non ancora siglate. Ovviamente è importante capire quale sarà il costo da pagare per l’anticipo pensionistico per fare una prima stima di quante persone possano essere interessate. Secondo una prima stima che, per le motivazioni che vi abbiamo riferito, non può essere precisa, la penalizzazione minima dovrebbe essere di €150 mensili, una cifra non bassa che potrebbe scoraggiare più di qualcuno a usufruire di questa opzione. Aspettiamo aggiornamenti con dati più dettagliati sui costi e le modalità di partecipazione all’Ape volontario per potervi fornire un quadro più chiaro.