Si tiene oggi pomeriggio, ore 15.00, il tanto atteso incontro in tema di Riforma Pensioni tra Governo e Sindacati. Le ultime notizie provenienti da fonti sindacali confermano che l’incontro di oggi 20 marzo 2017 ci sarà e che non succederà come lo scorso 13 marzo quando è stato rinviato.
RIFORMA PENSIONI: ULTIME NOTIZIE INCONTRO OGGI
Ma quale saranno i temi che di cui si discuterà oggi pomeriggio? Si parlerà innanzitutto dei decreti attuativi alla Riforma che ancora non sono stati pubblicati anche perché mancano dei punti essenziali per entrare in vigore: i requisiti per accedere all’Ape e a Quota 41. Inoltre si inizierà a discutere di una possibile proroga di Opzione Donna anche per il 2018 e per forza di cose si dovrà avviare la cosiddetta Fase 2 della Riforma che è ferma al palo in attesa che venga a concludersi questa fase dell’anticipo pensionistico che è andata troppo per le lunghe e che si spera oggi possa trovare finalmente la parola fine. Nel frattempo lavoratori precoci, sodati e le stesse donne per Opzione Donna si ritroveranno dinanzi Montecitorio il prossimo 23 marzo per un presidio di protesta.
PENSIONI ULTIME NOTIZIE: ALBANESE CISL VALLE D’AOSTA
Sulla Riforma Pensioni e le sue ultime conseguenze registriamo l’intervento del segretario generale della Cisl della Valle d’Aosta Vincenzo Albanese: “Per i prossimi quattro anni avremo il difficile compito di monitorare e sottoporre alle istituzioni nazionali e regionali le svariate problematiche che via via si presenteranno, a difesa delle persone anziane e dei pensionati. Tra le esigenze prioritarie la ricostituzione delle pensioni, bloccata dalla legge Fornero dal 2012, e una politica socio-sanitaria che comprenda la riqualificazione delle delle microcomunità e il servizio anziani del Comune di Aosta”. Una vertenza locale che diventa nazionale.
PENSIONI OGGI: LAVORATORI AGRICOLI
Attenzione anche a quello che succede in tema pensioni per i lavoratori agricoli. Nel corso di un convegno che si è tenuto in Emilia Romagna il tema è stato sviscerato nelle sue molteplicità critiche Cia–Inac hanno concluso: “No al progressivo impoverimento delle pensioni dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, per il ricambio generazionale e la mobilità fondiaria. Le ultime riforme previdenziali hanno creato una situazione che in prospettiva diventa insostenibile per la categoria degli agricoltori, condannati alla povertà o a continuare l’attività all’infinito; il risultato è di avere già l’agricoltura più anziana del mondo”.