Si è chiuso nella tarda serata di ieri l’incontro tra Governo e Sindacati in tema di Riforma Pensioni. Le ultime notizie di oggi 21 marzo 2017 sono proprio relative a quello che si sono detti nel tavolo di confronto la parti che hanno soffermato la discussione sui decreti attuativi che sono pronti per partire. Da indiscrezioni interne a Palazzo Chigi poi sono stati dettati possibili tempi di pubblicazione dei decreti attuativi e questa volta il termine dovrebbe essere quello di fine mese.
RIFORMA PENSIONI: COMMENTO CGIL SULL’INCONTRO
A dare un primo resoconto dell’incontro Governo-Sindacati ci ha pensato Roberto Ghiselli segretario confederale della Cgil: “L’incontro è stato utile, ma le risposte sono state su molti punti del tutto insufficienti. Approvare presto i decreti, su cui esprimeremo un giudizio compiuto”. Decreti che naturalmente sono quelli relativi all’Ape Social, alle Ape agevolata e ai lavoratori precoci. Nel merito quindi cosa si è deciso? Innanzitutto i sindacati hanno espresso le loro perplessità sulle “…procedure che si intendono adottare: la fissazione di una data rigida entro cui presentare le domande, il criterio dei sei anni di lavoro continuativo nelle attività gravose, che rischia di escludere interi settori come l’edilizia, l’impossibilità per i lavoratori disoccupati per scadenza del contratto a termine di rientrare fra i lavoratori precoci o nell’Ape social”. Allo stesso tempo però ci sarebbero stati chiarimenti importanti per le platee di lavoratori che sarebbero stati ricompresi all’interno dei lavori gravosi.
RIFORMA PENSIONI: I COMMENTI DI CISL E UIL
Stessa posizione per la Cisl che ha espresso un suo giudizio compiuto all’uscita dall’incontro Governo-Sindacati con il segretario confederale Maurizio Petriccioli: “Dobbiamo evitare che una interpretazione troppo restrittiva della Legge di Bilancio finisca per limitare la portata innovativa dell’intesa del 28 settembre sulla previdenza. Con un lavoro paziente il tavolo ha definito le procedure per l’accesso all’Ape agevolata e all’Ape volontaria, ma il Governo con i DPCM deve sciogliere le riserve su una serie di questioni da noi poste sui benefici per i lavori precoci e sui requisiti di accesso all’Ape Agevolata per i lavoratori che svolgono attività gravose. Auspichiamo che queste risposte arrivino tempestivamente e prima dell’avvio del confronto sulla fase due, già programmato nei prossimi giorni”.
Non si discosta molto dai precedenti nemmeno il commento della Uil : “È necessario varare provvedimenti in tempi utili e che rendono esigibile per i cittadini le importanti innovazioni introdotte in particolare per i lavoratori precoci, il cumulo contributivo gratuito, i lavori usuranti e l’ape sociale”.