Le ultime novità sul fronte pensioni di oggi 14 gennaio 2017 riguardano l’Ape, il cumulo dei contributi e la riforma.
Le ultime notizie arrivano dal segretario nazionale della Cisl, Annamaria Furlan, che ha parlato in merito alle Riforme sulle Pensioni. La Furlan, in convegno a Bologna con 500 delegati della Cisl, ha parlato del fatto che le riforme sulle pensioni devono essere immediate, visto che non interessano solo i pensionabili, ma soprattutto i tanti giovani che sono bloccati dall’età troppo alta delle persone che lavorano. Inoltre la Furlan, ha chiesto obbiettività al governo, di velocizzare le manovre di legge sulle pensioni e sul lavoro.
Un altro tema particolarmente caro nel 2017 sarà l’Ape, ovvero la pensione anticipata. Secondo Tommaso Nannicini, che aveva elaborato l’idea Ape assieme al governo Renzi e che ora non fa più parte della squadra di governo, le idee su come portare avanti il discorso sono comunque chiare e coincise anche con il governo Gentiloni. Nannicini ha fatto capire che l’“Ape volerà dal 1 maggio 2017”, quindi dal 1 maggio ci saranno importanti novità sul versante pensioni anticipate.
L’Inps inoltre fa sapere che sarà possibile fare un cumulo di contributi ovvero si tratterebbe della possibilità di cumulare i periodi assicurativi con contribuzione versata in più gestioni previdenziali per conseguire il diritto ad un’unica pensione. Il cumulo dei periodi assicurativi non comporta il versamento di oneri a carico dell’interessato né il trasferimento di contributi da una gestione all’altra. Il cumulo di contributi interessa le seguenti categorie: commercianti, artigiani, coltivatori diretti. Il cumulo può essere versato per ottenere la pensione anticipata e possono accedere alla pensione in regime di cumulo anche coloro che, prima del 1° gennaio 2017, abbiano presentato domanda di totalizzazione a condizione che rinuncino alla domanda stessa e che il relativo procedimento non sia ancora concluso.
Infine, l‘Inps ha anche pubblicato un dato sulle pensioni medie del 2016, che risulta identico al 2015, ovvero 987 euro. Il dato risulta molto diverso per le varie tipologie, con 643 euro medi per la vecchiaia, 1.929 euro medi per la pensione anticipata, 765 per l’invalidità e 657 per i nuovi assegni ai superstiti. Invece, un dato sulle pensioni di vecchiaia, evidenzia un calo del 20% circa di pensioni di vecchiaia tra il 2015 e il 2016.