Le novità sul fronte pensioni del 29 gennaio 2017 sono relative a quelle anticipate, all’Ape, alla Quota 41 e all’invalidità civile. In particolare dalla Sardegna arriva un dato che ci fa capire come le invalidità civili in Sardegna sono aumentate nel 2016, ora sono 136.714, 3.210 in più rispetto al 2015. Con un incremento (2,4 %) quasi doppio rispetto a quello nazionale (1,4 %). L’aumento più consistente lo si è registrato in provincia di Sassari. La spesa complessiva è di oltre 683 milioni di euro tra indennità (oltre 497 milioni) e pensioni e assegni (oltre 186 milioni).
Continua la diatriba tra il Governo e l’Anm, con i magistrati che in una nota, lamentavano qualcosa al governo. In particolare, si leggeva, che le loro lamentele erano in merito al fatto che il governo potesse scegliere chi faceva il giudice, ma questa è una cosa non consentita, come affermava il presidente di Anm, Piercamillo Davigo. A rispondere all’Anm, c’ha pensato in diretta su Rai 1, ad Uno Mattina, Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm. “Il governo non ha scelto i giudici, perché chi presiede la Cassazione, chi guida la procura generale, chi compone la Suprema Corte di Cassazione, come gli altri uffici giudiziari, lo decide il Csm e lo abbiamo deciso noi”, così ha parlato Legnini, il quale ha poi auspicato che la querelle sull’età pensionabile si concluda al più presto di fronte all’enorme difficoltà del nostro sistema giustizia.
Sul fronte pensioni, la Legge di Stabilità 2017 ha esteso ai trattamenti pensionistici spettanti alle vittime del dovere e ai loro familiari superstiti, i benefici fiscali di cui all’articolo 2, commi 5 e 6, della legge n. 407/1998, e dell’articolo 3, comma 2, della legge 3 n. 206/2004 in materia di esenzione dall’imposta sui redditi nonché dalle addizionali regionali e comunali. Sui ratei di pensione del 2017, continueranno tuttavia ad essere applicate le trattenute addizionali regionali e comunali relative al periodo di imposta 2016.
Sul fronte Opzione Donna, c’è grande soddisfazione ovviamente e serenità nell’aver raggiunto il proprio obiettivo, ma c’è la convinzione e la voglia di raggiungere nuovi importanti traguardi. Battaglia che continua invece la categoria dei lavoratori precoci, che non mollano e continuano la loro richiesta per far attivare la Quota 41. Una legge che non solo aiuterebbe i lavoratori ad arrivare alla pensione, ma sbloccherebbe le strade a tanti giovani imbrigliati nella disoccupazione.