Pensioni oggi Ultime Notizie: Precoci, Quota 41, Anticipate, rivalutazione (3 gennaio 2017)

Anche oggi 3 gennaio 2017 le ultime novità in tema di Pensioni, Precoci, Quota 41 e Anticipate.

La voce di Cesare Damiano si fa sentire sempre più forte riguardo alla guerra dichiarata ai vaucher. Nell’ultimo periodo Damiano in particolare ha raccolto 45 firme di deputati PD per la tutela degli esodati, con le quali chiede “di tornare alla legge Biagi che limitava il campo d’applicazione alle prestazioni accessorie e occasionali come i piccoli lavori domestici, l’assistenza domiciliare, la pulizia di edifici e monumenti, il giardinaggio, le ripetizioni, con riferimento ad una platea limitata di disoccupati di lunga durata, casalinghe, studenti, pensionati e disabili”. Il giorno 11 gennaio la Commissione Lavoro della Camera riprenderà in esame la domanda di Damiano.

Alcune novità arrivano anche dalle dichiarazioni della sindacalista Susanna Camusso, che in una intervista per L’Unità.tv ha dichiarato: “Non bastano maquillage, i buoni lavoro sono irriformabili”, ed è chiaro il suo intento di entrare in una fase di riforma delle pensioni. Molto chiara anche la sua posizione riguardo all’utilizzo dei voucher. La Camusso fa notare quanto non si tratti soltanto di un piccolo abuso, ma di un utilizzo, da parte di molte aziende, dei soli vaucher lì dove fino a qualche anno fa esistevano contratti a tempo determinato. Un’esagerazione che rende il lavoratore alla stregua di una merce da utilizzare senza vincoli.

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Riguardo alle pensioni, lo Spi-Cgil in una nota dichiara la possibilità che da febbraio 2017 i pensionati potrebbero trovarsi costretti a dover restituire allo Stato parte delle rivalutazioni degli assegni del 2015.  Nella nota si legge: “Tutte le pensioni avranno una perdita di valore. Nel caso di una pensione al minimo la perdita sarà di 6,50 euro all’anno e di 13 euro per una da 1.000 euro. Cifre che possono sembrare di poco conto ma che incidono in particolare sulle pensioni basse per le quali qualche euro in più o in meno al mese fa la differenza”.