Pensioni, Ultime Notizie Oggi (1 Aprile 2017): Riforma e assegni minimi

Novità in tema pensioni anche oggi 1 aprile 2017. Le ultime notizie ci portano a parlare di cumulo contributivo e del tavolo di confronto tra le parti che non ha scaturito nemmeno il topolino. Inoltre continuano le discussioni sulle pensioni minime dopo i dati allarmanti diffusi dall’Inps in materia di assegni pensionistici.

RIFORMA PENSIONI: DECRETO SUL CUMULO

In attesa che i decreti attuativi possano essere finalmente pubblicati, anche se ormai il ritardo si è accumulato e le certezze in tal senso vacillano ogni giorno che passa, esce fuori un’altra indiscrezione importante che riguarda il cumulo dei periodi assicurativi. Infatti al tavolo tecnico al Ministero del Lavoro tra il direttore generale per le Politiche Previdenziali e Assicurative, Concetta Ferrari, e gli esponenti degli enti previdenziali che gestiscono la previdenza obbligatoria, è venuto fuori che servirà un decreto del Ministero del Lavoro da concertare con il Dicastero dell’Economia per regolamentare in maniera esaustiva la materia. Nel corso dell’incontro si è discusso diversi temi, ma non certo quello che stava a cuore a tutti e che concerneva le modalità di calcolo del trattamento pensionistico derivante dal cumulo. E quindi un nulla di fatto in attesa di futuri tavoli concertativi.

DATI PENSIONI INPS: IL COMMENTO DI BOERI

Il presidente dell’Inps Tito Boeri ha voluto commentare i dati che due giorni fa sono stati diffusi dall’Istituto previdenziale da lui guidato e riguardanti le pensioni degli italiani, oltre il 60% vive con un assegno pari a 750 euro mensili. Il numero uno dell’Inps ha detto: “Dovremmo occuparci chi è veramente povero perché i dato diffusi comprendono anche chi prende più di una pensione. Poi bisogna guardare la decorrenza di alcuni importi che possono apparire bassi, ma sono percepiti da molti anni come ad esempio le pensioni baby”.

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PENSIONI: LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Proprio su questi dati diffusi dall’Inps la polemica politica infuria e non si vuole placare. Così in campo scendono anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle che fanno sapere che “…basterebbe approvare la legge sul reddito di cittadinanza, così gli importi delle pensioni minime salirebbero sino a 780 euro”. L’obiettivo per i grillini è quello di migliorare le condizioni di vita di tutti e secondo il loro punto di vista la loro richiesta è meno utopistica di quella che invece ha lanciato qualche settimana fa Silvio Berlusconi che parlava di pensioni minime alzate a mille euro.