Altra giornata campale in merito alle pensioni: ecco le ultime notizie di oggi 12 gennaio 2017 su quelle anticipate, gli esodati, le pensioni precoci e la Quota 41.
Ieri sul fronte pensioni che ha visto la decisione sulla consulta dei referendum, bocciare il Referendum sull’articolo 18, in merito ai voucher, promosso dalla CGIL. La decisione della Camera di consiglio è stata netta, ovvero ha dichiarato inammissibile le richieste della CGIL di abrogare un referendum per modificare alcune norme del’articolo 18, in merito soprattutto ai voucher e ai licenziamenti illegittimi che meritano un indennizzo.
Per quanto riguarda nuove riforme sulle pensioni, un monito importante va sull’Opzione Donna, che è stato bocciato dal governo. Il comitato opzione donna social, ha fatto infatti sapere che si è rivolto ad un avvocato per far diffida all’INPS e al Ministero del Lavoro, che ha ingiustamente escluso esodati e opzione donna dal cumulo gratuito dei contributi.
Se l’opzione donna ha lasciato insoddisfatte molte lavoratrici, c’è soddisfazione nei lavoratori precoci che hanno visto l’approvazione della Quota 41 (ovvero i 41 anni di contributi), anche se la battaglia per avere ancora nuovi diritti è solo incominciata, visto che è stata inviata anche una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinchè possa appoggiare i lavoratori precoci nel far fronte ai propri diritti.
Infine, è intervenuto al Senato il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, in merito all’insoddisfazione dei giovani italiani all’estero nelle sue parole di qualche settimana fa. Poletti ha chiesto scusa a questi, affermando di aver sbagliato termini e modi, anche se è contrario alla campagna usata sui social di insulti e minacce nei suoi confronti, in quanto lo stesso Ministro avrebbe voluto un dialogo più costruttivo.
L’obiettivo, secondo il Ministro, è quello di creare maggiori opportunità di lavoro per i giovani e per far questo bisogna anche trovare soluzioni migliori sul piano pensionistico, che permettano a più italiani di finire il lavoro quanto prima e liberare maggiori posti per i giovani, che sono una categoria in grande difficoltà in questi anni. Il ministro Poletti, ha concluso infine, affermando che gran parte dei problemi del lavoro che si stanno avendo ora, sono sicuramente degli strascichi che ha causato la Riforma Fornero del 2011, una riforma che sta lentamente venendo smantellata e ridimensionata.