Pensioni, Ultime Notizie Oggi (13 Aprile 2017): Riforma, Precoci e spesa previdenziale

Le ultime notizie in tema di pensioni aggiornate a oggi 13 aprile 2017 riguardano come sempre la Riforma Pensioni. In particolare oggi ci soffermiamo sui costi che può avere questa Riforma, ancora legata al palo dei decreti attuativi non pubblicati, in particolare sul versante dell’anticipo pensionistico. Inoltre anticipiamo la mobilitazione che i lavorati precoci stanno preparando davanti Montecitorio per il prossimo 11 maggio.

PENSIONI ULTIME NOTIZIE: A QUANTO AMMONTA LA SPESA PREVIDENZIALE?

Uno dei temi che fanno sempre discutere e che forse finalmente trova conforto nei numeri che danno una visione concreta di cosa si sta parlando è quello della spesa previdenziale. Marco Bentivoglio, segretario generale della Fim-Cisl, su Il Foglio fa i conti in tasca allo Stato anche alla vigilia del tanto avvio della Fase 2 della Riforma Pensioni. Sul quotidiano si legge che l’Italia spende 260 miliardi di euro di cui 80 per pensioni incassate da persone che hanno meno di 65 anni e non tutti possono essere per lavori usuranti. Lo stesso sindacalista quindi lancia una sfida: “La Fase 2 sarà il vero banco di prova anche per il sindacato che dovrà dimostrare di saper unire le generazioni”.

PENSIONI ULTIME NEWS: I COSTI DELL’USCITA ANTICIPATA

L’anticipo pensionistico è delle trattazioni che stanno più a cuore in materia di pensioni e un latro punto che deve essere chiarito è quello relativo a quanto viene a costare per le finanze pubbliche. Importante a questo punto andare a leggere quello che è scritto nel Documento di Economia e Finanza approvato dal Governo e trasmesso ieri alle Commissioni parlamentari di Camera e Senato per acquisire i relativi pareri: “Con la legge di Bilancio 2017 sono state adottate misure dirette a aumentare i trattamenti pensionistici in essere per pensioni di importo complessivamente pari o inferiori a 2 volte il TM INPS (tramite la c.d. quattordicesima) e a facilitare l’uscita anticipata rispetto ai generali requisiti di accesso al pensionamento”. In pratica nel DEF si viene a sottolineare come non ci saranno aggravi di spesa per i conti dello Stato con la nuova materia pensionistica in uscita anticipata perché “…hanno un impatto crescente in termini di maggiore incidenza della spesa pensionistica in rapporto al PIL fino a 0,14 punti percentuali di PIL nel 2021 per poi attestarsi nel periodo di previsione attorno a 0,1 punti percentuali di PIL l’anno”.

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RIFORMA PENSIONI: PRECOCI IN PIAZZA

I lavoratori precoci sono instancabili e sono pronti a tornare in piazza il prossimo 11 maggio dinanzi a Montecitorio per chiedere l’allargamento di Quota 41 a tutti. La mobilitazione di piazza si sta organizzando come al solito attraverso i social e quindi dal basso così come è successo fino ad ora in maniera da raccogliere il più ampio consenso di tutti coloro che rientrano in questa categoria lavorativa che sembra essere una delle più bistrattate dalla Riforma. E proprio sul tema dei precoci il Movimento 5 Stelle ha varato un piano che è stato spiegato con post sul blog di Beppe Grillo firmato da Claudio Cominardi, Tiziana Ciprini e Nunzia Catalfo e nel quale si legge che il vero nodo è la flessibilità in uscita: “La Riforma Fornero ha inchiodato al lavoro molti, troppi anziani, mentre due generazioni di ragazzi preferiscono ormai migrare all’estero pur di non essere sottopagati o marcire in casa, sul divano di mamma e papà”.