Pensioni Ultime Notizie Oggi (3 Febbraio 2017): Anticipate, Ape, Opzione Donna, Contributi Agricoli

Le novità sul tema pensioni di oggi, 3 febbraio, arrivano dall’ex presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, la quale si è espressa in ottica opzioni donna. La Polverini ha affermato come grazie all’opzione donna nel 2016, sono state liquidate in totale 18.743 donne, andate in pensione,  ben al di sotto delle previsioni ipotizzate dall’Inps per l’anno passato.

La Polverini ha dunque asserito come se i risultati restino negativi anche per il 2017, ci sarà bisogno di un importante intervento del governo per sanare e controllare tale riforma, per garantire alle donne maggiore stabilità in chiave pensionistica. “Opzione Donna dovrebbe diventare un diritto implicito, anche perché non solo è su base volontaria ma produce un tale risparmio da pensare di investirlo su altro”, ha infine ribadito la Polverini.

In tema pensioni anticipate, con l’approvazione della Legge di Bilancio 2017, il governo dovrà trovare delle correttive importanti al tema Ape, visto che la norma andrà in vigore dal 1 maggio 2017 e quindi il tempo stringe. L’Inps afferma che all’opzione Ape Agevolato, potranno aderire quattro tipologie di lavoratori, al compimento di 63 anni. Essi sono i disoccupati, gli invalidi, i caregivers e gli addetti a mansioni difficoltose o rischiose e per poter usufruire dell’opzione dovranno avere almeno 30 anni di contributi che diventano 36 anni nel caso degli addetti alle mansioni difficoltose o rischiose.

Per quanto riguarda invece l’Ape volontario, il contributo dei redditi è inferiore, ovvero 20 anni e se esso non è stato raggiunto in una sola cassa il rischio è di essere tagliati fuori dalla misura. C’è poi il vincolo, per i lavoratori impiegati in mansioni difficoltose o rischiose che le attività in questione siano state svolte per almeno 6 anni in modo continuativo. Rimanendo sempre in tema di Ape Agevolato, l’Inps afferma come se un lavoratore riesce lo stesso a lavorare pur usufruendo lo stesso dell’Ape agevolato, raggiungendo quindi così i requisiti pensionistici, si potrà rischiare di far saltare il banco e mandare in tilt il sistema, causando problemi di difficile risoluzione.

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Infine l’Inps rende noto come continuerà a salire l’aliquota dovuta dalle imprese agricole, che impiegano operai a tempo indeterminato e a tempo determinato ed assimilati. L’incremento della contribuzione sarà continuo fino a quando non si raggiungerà la quota del 32,5%, stabilita dall’ all‘art. 3 del dlgs n. 146/1997. L’incremento di quest’anno è abbastanza minimo, infatti si è passati dal 19,55% del 2016 al 19,77% di quest’anno. Il peso contributivo per i concedenti è tuttavia gravato da ulteriori aliquote che portano nel 2017 l’asticella contributiva a sfiorare il 35%. 

Scritto da Marco Costanza

Nato ad Avellino nel 1989, aspirante giornalista. Amo e seguo lo sport a 360° ma mi occupo anche di altri settori. Vanto uno stage a Sky Sport 24, un Master in Giornalismo e altre esperienze con testate giornalistiche importanti.