Tutto rinviato. Sembra essere questo il mantra in tema di Riforma Pensioni con le ultime notizie di oggi 1 maggio 2017 che non fanno sperare nel meglio visto che tanto l’Ape Sociale quanto quello Volontario non riusciranno a partire oggi che era la data segnata dal Governo affinché si desse l’avvio concreto alla tanto agognata Riforma. Nel frattempo nel giorno della Festa dei Lavoratori la Cisl chiede di aumentare l’assegno pensionistico per sbloccare i consumi e viene rilanciata anche la proposta di una pensione contributiva di garanzia.
RIFORMA PENSIONI: I RITARDI SI ACCUMULANO
E’ sempre più caos in materia di Riforma Pensioni. Ormai i ritardi accumulati sono difficili da recuperare e così l’epocale Riforma governativa che doveva partire oggi è stata rimandata se tutto va bene per metà maggio almeno per quanto riguarda l’Ape Sociale l’unica misura anticipatoria della pensione di cui si conosce il decreto attuativo che dopo le correzioni apportate dal Consiglio di Stato ora è ritornato al Governo per poter poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Intanto prosegue il suo cammino, non ancora noto il decreto attuativo, dell’Ape Volontario con la Corte dei Conti che ha apportato le dovute correzioni ma con l’accordo con banche e assicurazioni che ancora mancano.
PENSIONI ULTIME NOTIZIE, LA PROPOSTA DELLA CISL
Una proposta in tema pensioni viene avanzata dalla Cisl che attraverso le parole del segretario generale Annamaria Furlan mette in campo un’altra richiesta abbastanza rilevante e che si potrebbe anche rivelare vincente. Secondo l’organizzazione sindacale, che oggi si prepara a festeggiare il 1 maggio, nell’intervista rilasciata ad Avvenire: “Far lavorare a Natale, Pasqua ed il Primo Maggio nei centri commerciali, oltretutto, non fa salire i consumi nemmeno dello zero virgola. I consumi degli italiani potrebbero salire, semmai, se il governo facesse una riforma fiscale che rendesse più pesanti le pensioni e le buste paga. Altro che tenere aperti gli outlet ed impedire ai lavoratori di vivere la domenica in famiglia”.
PENSIONI CONTRIBUTIVA DI GARANZIA: ULTIME NEWS
Si sta parlando negli ultimi giorni molto di pensione contributiva di garanzia e sul tema è intervenuto Michele Raitano che ne è l’ideatore che ha spiegato quali sono i punti fondamentali della proposta che può essere davvero innovativa. Il professore di Politica Economica alla Sapienza di Roma ha infatti sottolineato: “Assumere che il sistema pensionistico si debba basare solo su quanto una persona ha versato è probabilmente ingiusto dal punto di vista sociale. Se si è stati attivi per 42 anni, quando si arriva a 66 anni d’età la pensione non potrà mai essere al di sotto dei 900 euro al mese. L’obiettivo è ottenere il 60 per cento dell’assegno pensionistico del salario medio di una persona vicina al pensionamento, che era poi lo stesso del protocollo sul welfare del 2007. Tradotto in cifre, circa 15mila euro l’anno, cioè 930 euro mensili”. Una proposta che si spera possa essere presa in considerazione anche per future pensioni.