Pensioni Ultime Notizie Oggi (12 Febbraio 2017): Anticipate, Ape, Ottava Salvaguardia, Ricongiunzione

In attesa che vengano abrogate le nuove norme sulle pensioni che verranno emanate dal 1 maggio 2017, con il tema dell’Ape che è sempre il tema più importante da mettere in risalto. Come confermato nei giorni scorsi dal Governo Gentiloni, la pensione anticipata con Ape potrà essere scelta dai contribuenti a partire da maggio 2017.

Occorrerà aver raggiunto l’età di 63 anni e un numero di anni di contributi versati pari a 20 ma, a meno che non si riesca ad ottenere l’Ape social, il contribuente accetterà di ripagare il prestito pensionistico concessogli per l’uscita anticipata con rate mensili per venti anni, a cominciare dalla maturazione della pensione di vecchiaia. C’è una domanda che i lavoratori si fanno. Qualora uno decida di fare richiesta per l’Ape e poi voglia cambiare idea, la cosa è fattibile? La risposta è no, perchè per chiedere la pensione anticipata, il contribuente deve fare ovviamente prima domanda di pensionamento e poi quella per l’Ape. Una volta fatte le domande, ovviamente non ci si può più tornare indietro, quindi l’Inps fa capire che è meglio pensarci molto bene prima di fare qualsiasi domanda.

Per quanto riguarda i cumuli, i lavoratori che faranno ricorso al cumulo dei periodi assicurativi potranno chiedere contestualmente la revoca della ricongiunzione o la rinuncia alla totalizzazione dei periodi assicurativi ove tali strumenti non abbiano dato ancora luogo alla liquidazione della prestazione pensionistica. La novità coesisterà sia con la facoltà di ricongiunzione sia di totalizzazione nazionale (prevista dal Dlgs 42/2006) dato che questi due strumenti non saranno abrogati, ma continueranno a restare disponibili per i lavoratori ove, evidentemente, risultino più convenienti.

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Infine novità si hanno anche dall’ottava salvaguardia, che ha tempi più lunghi rispetto al passato per esserne beneficiata. Ad esempio un lavoratore entrato in una mobilità quadriennale dal 2014 al 2018 avrebbe tempo sino al 2021 per maturare i requisiti di pensionamento con le vecchie regole pensionistiche. In una mobilità che dura dal 30 novembre 2014 al 30 novembre 2018 i tre anni successivi al termine del sostegno al reddito scadrebbero il 30 novembre 2021.

Scritto da Marco Costanza

Nato ad Avellino nel 1989, aspirante giornalista. Amo e seguo lo sport a 360° ma mi occupo anche di altri settori. Vanto uno stage a Sky Sport 24, un Master in Giornalismo e altre esperienze con testate giornalistiche importanti.