L’ Inps rivela anche oggi alcune novità su come andare in pensione in anticipo. Mentre si attendono ulteriori chiarimenti riguardanti le regole di funzionamento ufficiale di mini pensione e quota 41, sistemi in vigore da quest’anno 2017 per permettere l’uscita anticipata ai lavoratori che hanno raggiunto l’età dei 63 anni, le regole e le norme già in vigore che permettono di andare in pensione anticipata quest’anno sono il contributivo femminile, part time, cumulo e ricongiunzione e l’isopensione.
Per quanto riguarda altre novità sulle pensioni, arrivano news sulla Quota 96, ossia con la quota 96 e almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2012: dunque a 35 anni di contributi e 61 anni di età oppure con 36 anni di contributi e 60 anni di età e via dicendo. Per le donne il requisito è meno stringente: pensione a 64 anni se entro il 31 dicembre 2012 si avevano almeno 20 anni di contributi e 60 anni di età. Sono esclusi dal computo dei contributi utili per la pensione i periodi di contribuzione volontaria, di contribuzione figurativa maturata al di fuori del rapporto di lavoro dipendente del settore privato e da riscatto non correlato ad attività lavorativa. Esclusi anche coloro che hanno maturato l’anzianità contributiva a seguito di attività non svolta nel settore privato, anche se i versamenti contributivi sono confluiti nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
Per ciò che concerne infine gli usuranti, la riforma pensioni ha stabilito nuove misure per la pensione anticipata e diverse novità pensioni per alcune categorie, come i precoci e gli usuranti, andando in due direzioni: da una parte ampliando la flessibilità in uscita per questo tipo di lavoratori, dall’altra allargando la platea dei destinatari. Le ultime notizie pensioni di oggi, riguardano i lavori usuranti perché si avvicina la data di scadenza per presentare le domande all’Inps, che a marzo dovranno essere consegnate e elaborate dai database. Termini che interessano chi si occupa di lavori pesanti, nei quali non rientrano più solo i notturni, gli addetti alle catene di montaggio o alle alte temperature, ma da quest’anno anche infermieri, spazzini, macchinisti, edili e chi svolge lavori ad elevate altezze.