I ritardi nell’attuazione della Riforma Pensioni si sono accumulati e continuano a produrre i loro effetti. Le ultime notizie di oggi 5 maggio ci mostrano un ministro del Lavoro che è intendo a dare rassicurazioni ma nonostante sia stato incalzato dai cronisti non è riuscito a definire una data concreta di partenza della Riforma e nemmeno è riuscito a spiegare nello specifico i contenuti più pungenti dei decreti attuativi. I sindacati dal canto loro sono sempre più critici per un confronto che non decolla, mentre sono allarmanti i dati Inps sull’Ottava Salvaguardia con domande respinte che sono di più di quelle accolte.
RIFORMA PENSIONI, LE RASSICURAZIONI DEL MINISTRO POLETTI
I ritardi ormai ci sono e sono divenuti concreti dopo che per giorni si è atteso la pubblicazione dei decreti attuativi in maniera che potessero divenire operative le nuove misure di anticipo pensionistico. Ora però arrivano anche le rassicurazioni del ministro Poletti che ha annunciato che nei prossimi giorni tutto sarà risolto e che si cominceranno sin da subito a vedere gli effetti della Riforma. Lo stesso ministro però non è voluto scendere nei particolari dei decreti attuativi nonostante sia stato incalzato dai cronisti tanto sull’Ape Sociale quanto su Quota 41 e i lavoratori precoci. Ha solo ribadito che nei prossimi giorni ci saranno delle novità significative ma non ha svelato il contenuto dei decreti attuativi.
RIFORMA PENSIONI, LE PREOCCUPAZIONI DEI SINDACATI
M ai sindacati non si tirano certo indietro nel continuare le loro polemiche e questa volta è Roberto Ghiselli segretario confederale della Cigl a dirsi preoccupato di un confronto con il Governo che non decolla: “Complessivamente siamo molto preoccupati rispetto all’andamento del confronto con il Governo. Ci auguriamo che il prossimo appuntamento, previsto per il 10 maggio, possa determinare un cambio di passo”. Poi il sindacalista è andato più nello specifico parlando alla rivista “Rassegna Sindacale”: “Da un lato – sostiene – si stenta a chiudere la fase uno, in particolare per quanto concerne l’attivazione dell’Ape sociale e gli interventi per i lavoratori precoci, e dall’altro non si riesce a far decollare la fase due, nella quale ci si dovrebbe concentrare su nodi altrettanto importanti come la pensione per i giovani, la flessibilità in uscita, la differenziazione dell’attesa di vita, il lavoro di cura, la previdenza complementare e la rivalutazione delle pensioni in essere”.
PENSIONI, REPORT INPS SULL’OTTAVA SALVAGUARDIA PER GLI ESODATI
E’ finalmente stato pubblicato dall’Inps un primo report sull’andamento dell’Ottava Salvaguardia relativamente agli esodati. Le istanze presentate sono 31.852 su 30.700 posti disponibili. Nel documento si legge anche che fino ad oggi sono state accolte 7.674 domande ma ne restano da vagliare altre 16.276. Quello che balza agli occhi leggendo i numeri contenuti nel report è che sono state respinte ben 7.902 domande di accesso all’Ottava Salvaguardia. Il profilo più delicato e da dove provengono le maggiori bocciature è quello relativo alla mobilità ordinari: non mancheranno di sicuro le polemiche.