La legge di Bilancio 2017 tra le tante cose, ha affermato come vi sia una postilla importante in merito all’anticipo pensionistico, un anticipo sino a sette anni del pensionamento per i lavoratori del settore bancario e del credito cooperativo in esubero sino al 2019. La legge reca alcune misure per agevolare il prepensionamento dei bancari in esubero coinvolti in piani di ristrutturazione e/o riqualificazione aziendale. L’agevolazione in questione riguarda esclusivamente il settore bancario.
In Parlamento però si lavora ancora su nuove riforme da attuare per le pensioni, in modo particolare su quelle norme che permettano di uscire dalle pensioni anticipatamente. Tra le proposte c’è quella della Quota 100, ovvero sarebbe di ripristinare il sistema delle quote, ovvero della somma tra età anagrafica del lavoratore e anzianità contributiva per determinare il requisito di accesso alla pensione, senza applicazione della finestra mobile.
Il progetto della Quota 100, promosso da Cesare Damiano, propone una possibilità di anticipare la pensione di qualche anno per i lavoratori iscritti presso i fondi di previdenza gestiti dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) i fondi sostitutivi ed esclusivi della medesima, a partire da 62 anni di età. Con l’eventuale approvazione di tale Quota, il lavoratore potrà andare in pensione ad una età di 62 anni e 35 anni di contributi.
Un altro tema interessante sono i contributi silenti, ovvero i contributi insufficienti da versare per raggiungere l’età pensionistica e di conseguenza perduti. Solitamente, le categorie a cui appartengono coloro che hanno i contributi silenti sono ENPAM (medici), Inarcassa (archietti), Inpgi (giornalisti), Cnpadc (commercialisti), Enpav (veterinari). La protesta delle categorie che vorrebbero che anche quei contributi vengano riconosciuti sono state veementi. Anche senza vedersi restituire i contributi versati, i lavoratori hanno oggi a disposizione una serie di strumenti per non perdere le somme pagate, sommandole in modo da non perdere la pensione. Per far questo è nato un ente che potrebbe permettere di non perdere tali contributi versati. Vediamo se si riuscirà ad ottenere tali diritti.
Infine parliamo del modello RED. L’Inps rende noto che c’è tempo fino al 28 febbraio per effettuare l’invio telematico delle dichiarazioni reddituali RED. Si tratta di un modello INPS, che deve essere compilato e consegnato all’ente pensionistico di appartenenza. Una dichiarazione annuale obbligatoria in base alla quale l’INPS provvede a ricalcolare la pensione e a comunicare il nuovo importo ottenuto all’interessato. Sono obbligati a presentate il modello RED i titolari di prestazioni collegate al reddito (pensioni estere, complementari, redditi agrari e redditi da lavoro autonomo). Il modello RED potrà essere trasmesso chiamando il Call center, recandosi presso le sedi dell’Inps, tramite Caf e altri soggetti abilitati oppure online con Pin Inps.