Le ultime notizie in tema di pensioni di oggi 7 maggio 2017 non sono certo confortanti in materia di Riforma. Infatti sembra slittare ancora di più l’attuazione delle misure di anticipo pensionistico che ora sono previste a fine maggio. Da qui le critiche dei tre sindacati confederali, ma anche del presidente Anief che si sofferma pure sul contenuto di una Riforma che doveva essere epocale ma che non lo è di certo. Inoltre Sacconi ripropone la questione Opzione Donna e il suo prolungamento anche al prossimo anno.
RIFORMA PENSIONI, APE SOCIAL A FINE MAGGIO
I ritardi accumulati non si sono riusciti a recuperare e allora succede che l’attuazione dell’Ape Social slitta automaticamente a fine maggio nonostante prima doveva scattare a inizio del mese o al massimo a metà mese. “I ritardi nell’iter di approvazione dei decreti in materia di Ape sociale e lavoratori precoci sono ormai pesanti ed è opportuno che il Governo fornisca al più presto alle organizzazioni sindacali dei chiarimenti sui tempi e su come intende procedere dopo il parere del Consiglio di Stato, che ha avanzato significative osservazioni in merito ai testi che gli sono stati presentati da Palazzo Chigi”. Così, in una nota, il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Maurizio Petriccioli segretario confederale della Cisl: “Il ritardo nell’emanazione del decreto sull’Ape sociale deve essere superato prevedendo che la relativa indennità per i beneficiari che ne hanno diritto sia corrisposta a partire dal 1 maggio, così come era stato previsto in sede di confronto con le organizzazioni sindacali”. Richiesta di pubblicazione immediata avanzata pure dal segretario confederale della Uil Domenico Proietti.
RIFORMA PENSIONI, LE CRITICHE DELL’ANIEF
Molto critico in materia di Riforma Pensioni, non solo per i ritardi accumulati relativamente all’anticipo pensionistico è Marcello Pacifico: “Il Governo ha scelto di inserire tra i beneficiari della Ape Sociale solo i maestri della scuola dell’infanzia e non gli insegnanti a tutti i livelli. Anche gli altri docenti ed educatori avrebbero dovuto avere la possibilità di fruire delle agevolazioni pensionistiche spettanti a chi svolge un lavoro usurante”. Per il presidente dell’Anief si tratta di un provvedimento che getta solo fumo negli occhi.
PENSIONI, ULTIME NEWS SU OPZIONE DONNA
Resta uno dei più grandi interrogativi la possibile proroga della misura pensionistica Opzione Donna anche nel 2018. Nonostante le tante richieste, anche supportate da documenti che attestano che la copertura finanziaria c’è anche per il prossimo anno, ancora il Governo non ha fatto capire quale è la sua intenzione ufficiale. Così Maurizio Sacconi il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi ha fatto sapere: “Il Governo ha risposto ambiguamente alle interrogazioni con cui tutti i gruppi parlamentari hanno sollecitato la proroga della cosiddetta “opzione donna”, ovvero della possibilità di anticipare l’età di pensione al prezzo di una prestazione ridotta perché tutta calcolata col metodo contributivo. In attesa di introdurre una flessibilità generalizzata dell’età di uscita, è necessario prorogare almeno questa sperimentazione i cui oneri per la finanza pubblica si sono rivelati inferiori alle previsioni del Governo”.