Pomata: origine, significato ed uso del termine in italiano

Quando si ha uno strappo muscolare o sbadatamente ci si ustiona con i fornelli mentre si cucina, il modo migliore per alleviare il dolore ed eventualmente minimizzare la cicatrice una volta rigenerata la pelle è l’utilizzo di una semplice pomata, sempre presente nelle credenze di tutte le case. Ma che origine ha la parola pomata?

Origine del termine

Pomata deriva dalla parola latina pomum, il cui significato è mela. Pianigiani, nel suo Dizionario Etimologico di inizio XX secolo scrive “così letta perché in origine era un cosmetico nel quale entrava il succo di pomo appio (di mela appiola)”.

Già dall’antica Roma, era di comune usanza profumare gli unguenti con polpa di mele per rendere la sostanza quanto più accettabile possibile. Non perché tali unguenti avessero degli odori sgradevoli visto che venivano preparati generalmente con olio di oliva, resine, spezie, erbe selvatiche, o comunque con sostanze naturali con proprietà emollienti, ma per conferire alla sostanza ancora di più proprietà medicali e facilitarne la somministrazione.

La mela, si sa, è uno dei frutti più utilizzati in uso domestico e non solo: fa bene all’organismo perché ricca di vitamine; ha proprietà antiossidanti ed energizzanti per via del suo discreto contenuto zuccherino. La mela ancora oggi è utilizzata in cosmesi per via del suo effetto rassodante sulla pelle e idratante. Tali proprietà benefiche dunque già si conoscevano, seppur per intuizione, secoli fa dai nostri avi.

Significato

Segue il Pianigiani nella sua definizione di pomataPreparazione farmaceutica o di profumeria composta di grasso animale misto a sostanze medicinali o a profumi”. Pomata è quindi un termine generico che indica diversi tipi di creme, ognuna delle quali ha una determinata funzione: può esserci quella ad uso medicinale o ad uso cosmetico.

Molto in voga sono quelle antirughe o quelle per le maschere viso che non a caso hanno come eccipiente, almeno quelle naturali, la polpa di mela.