Nove misure cautelari sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Genova nei confronti di appartenenti ad Autostrade, Spea Engineering e di un consulente esterno alle due società del gruppo Atlantia per i presunti pseudo controlli effettuati sui viadotti dopo il crollo del Ponte Morandi avvenuto il 14 agosto del 2018, in cui sono morte 43 persone.
Arresti a tappeto e misure interdittive: due riguardano uomini di Autostrade e sei la controllata Spea, società gestita proprio da Autostrade e delegata a monitoraggi e manutenzioni della rete autostradale
I militari del Primo Gruppo, diretti dal colonnello Ivan Bixio e dal tenente colonnello Giampaolo Lo Turco, si sono recati presso le diverse sedi di Genova, Milano e Roma, con in mano l’ordinanza firmata dal gip Angela Nutini.
L’esito del blitz
La vasta operazione eseguita dalla Guardia di Finanza rientra in un fascicolo parallelo a quello sulle cause del crollo di Ponte Morandi, e riguarda i controlli su altri viadotti della rete di Autostrade. Secondo quanto emerso nell’indagine, sarebbero stati falsificati i rapporti sulla sicurezza di ponti e viadotto anche dopo la tragedia.