I problemi di circolazione sono determinati da diverse cause, a volte concomitanti: semplice vasodilatazione, insufficienza venosa, drenaggio linfatico scarso, fragilità capillare. Tutte queste sono manifestazioni che insieme o singolarmente possono portare a ristagno di liquidi soprattutto negli arti inferiori.
Ci sono diversi tipi di problemi circolatori che vanno dal semplice gonfiore o ritenzione idrica alle disfunzioni del microcircolo fino alla vera e propria insufficienza venosa periferica (IVP)con formazione di varici.
A seconda della tipologia di problema, potremmo avere diversi trattamenti fitoterapici, riassumibili nelle tre formulazioni che seguono.
Fucus, Betulla e Pilosella per il gonfiore
In termini generali, possiamo dire che il gonfiore agli arti inferiori prende avvio da un ristagno delle scorie metaboliche (rifiuti del metabolismo cellulare) all’interno del tessuto connettivo, la cosiddetta ritenzione idrica, accompagnata dalla stasi linfatica. Questo processo ha diverse cause : l’aumentata permeabilità capillare, dovuta spesso agli ormoni femminili (estrogeni), la cattiva alimentazione (mancanza di vitamine e minerali ed abbondanza di grassi e zuccheri raffinati), la mancanza di tono muscolare, il soprappeso.
Le piante diuretiche quali la Betulla e la Pilosella sono di grande aiuto nel controllare tale problema. Esse aumentano l’eliminazione dell’acqua in eccesso intrappolata nei tessuti e favoriscono l’eliminazione di tossine e scorie azotate. Il Fucus è un’alga ricca di iodio organico, una forma molto biodisponibile di questo elemento.
Lo iodio stimola la tiroide che a sua volta attiva il metabolismo con conseguente aumento delle capacità di eliminazione delle scorie trattenute nei liquidi extra-cellulari ( soprattutto dei tessuti infiammati).
Mirtillo, acerola e centella per la ritenzione idrica
Il persistere della ritenzione idrica e / o la predisposizione costituzionale, possono portare ad alterazioni del microcircolo con rottura dei capillari. Le “antocianine” presenti come coloranti blu-violacei nei frutti del Mirtillo, svolgono un’efficace azione protettiva sui capillari, rendendoli più resistenti e meno permeabili: ciò si traduce in un generale miglioramento della microcircolazione.
L’Acerola è una specie di ciliegia brasiliana ricca di Vitamina C, Betacarotene e Bioflavonoidi. Il Mix di antiossidanti e soprattutto la Vit.C presente nell’ Acerola svolgono un’efficacissima azione protettiva e sono quindi utili per combattere i “radicali liberi”. Sostanze molto tossiche che vengono prodotte in eccesso dal nostro organismo, durante tutti i processi infiammatori e degenerativi, quali appunto i problemi alla circolazione.
Ginko, Meliloto e Rusco per varici e insufficienza venosa
L’insufficienza venosa cronica (IVC) rappresenta il fulcro della patologia vascolare venosa. Comprende anche le varici (vene varicose) e la trombosi venosa (tromboflebite).
Oltre ad una chiara influenza genetica (familiarità, sesso – sono più colpite le donne – ), l’IVC è favorita anche da gravidanza, età, postura (ortostatismo prolungato), stile di vita (sedentarietà, obesità, fumo) ed alcune patologie (cardiopatie, condizioni favorenti la trombosi).
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Il pungitopo: rimedio ad effetto tonico
Il Rusco, comunemente chiamato pungitopo, svolge una spiccata azione flebotonica. Fortifica le pareti delle vene (anche quelle più grosse ) e, in questo modo, evita il ristagno del sangue che provoca infiammazione e rischio di formazione di trombi. Il Ginko aumenta la vascolarizzazione dei tessuti, rende il sangue più fluido, è un vasoregolatore. Dilatando le arterie e costringendo le vene, in sintesi, svolge un’azione antinfiammatoria a livello circolatorio. Il Rusco fortifica le pareti dei vasi venosi, riduce la fragilità capillare, attiva la circolazione (favorendo il ritorno venoso). Ha azione antinfiammatoria e decongestionnte, riducendo di conseguenza, la stasi linfatica.
Il meliloto è considerato uno specifico sintomatologico dell’insufficienza venolinfatica. Deve questa proprietà alla cumarina che è in grado di stimolare l’azione antinfiammatoria e “drenante” cellulare e tissutale svolte dal Sistema Reticolo Endoteliale e dai macrofagi. Inoltre i dicumaroli presenti nel meliloto servono anche a fluidificare il sangue impedendo la formazione di trombi.