Non tutti i dialetti campani sono uguali: a dimostrarlo una particolare vicenda che sta avendo luogo in questi mesi presso il tribunale di Belluno. La materia a contendere è molto seria: una donna ha denunciato suo marito casertano per maltrattamenti e violenze sessuali. Al vaglio degli inquirenti ci sono ore di registrazioni telefoniche in cui l’imputato casertano rivolge minacce ed insulti alla signora in dialetto locale stretto. Il processo, però, è fermo da mesi perchè sembra impossibile trovare un traduttore che riesca a tradurre il casertano.
Il tribunale dispone di un traduttore di origine salernitana che ha gettato la spugna. Il salernitano non capiva l’uomo casertano. Il processo ha trovato una svolta con l’arrivo a Belluno di un carabiniere casertano che si è reso disponibile al lavoro di traduzione: il militare ha chiesto alla corte 90 giorni di tempo.
Nonostante la vicenda sia tragica, è interessante notare come non tutti i dialetti campani siano definibili genericamente come “napoletano” e come l’ambito giuridico ancora risenta della forte differenziazione dei dialetti italiani. Proprio come un secolo fa.