Ragazzo sparato a Roma paralizzato: non potrà nuotare più

Manuel Bortuzzo è stato ferito in una sparatoria avvenuta sabato notte in piazza Eschilo a Roma. Sono in corso le indagini per stabilire il movente

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Ipotesi drammatiche che trovano conferma: la giovane promessa del nuoto Manuel Bortuzzo rimarrà paralizzato. Lo ha affermato il professore Alberto Delitala, direttore del Dipartimento di Neuroscienze del San Camillo di Roma, il quale ha espresso il suo parere in merito alle condizioni del ragazzo: “C’è una lesione midollare completa. Questo purtroppo vuol dire che al momento consideriamo che non possa esserci una ripresa funzionale del movimento delle gambe”.

Il fatto è avvenuto sabato notte in piazza Eschilo, quartiere Axa di Roma, quando Manuel è stato ferito nel corso di una sparatoria. Al momento, le indagini si concentrano su una gang di pugili legata alla Camorra.

La sparatoria

Quel motorino nero è spuntato dal nulla. Manuel e io eravamo di spalle. Pioveva. Avevamo i giacconi tirati su. All’improvviso lui si è girato verso di me e ha gridatoMi hanno sparato, chiama Alessandro’, il suo amico, e si è accasciato a terra. Ho temuto che fosse morto’. Questo è il racconto di Martina, la fidanzata 16enne di Manuel Matteo Bortuzzo, rimasto ferito in seguito a dei colpi di fuooc sparati sabato notte da due giovani su uno scooter.

Il possibile movente

La Procura di Roma vuole fare chiarezza sulla sparatoria avvenuta sabato notte in piazza Eschilo. Tra le varie ipotesi prende campo quella di un possibile scambio di persone: ovvero Manuel sarebbe stato colpito al posto di un altro, probabilmente una persona che era stata coinvolta poco prima in una rissa al pub irlandese in cima alla piazza. Si indaga, infatti, anche per escludere che dietro agli spari possano esserci altri moventi. Per questo i poliziotti hanno insistito nell’interrogare la fidanzata Martina.

La 16enne nuotatrice ha raccontato:

Con Manuel ci vediamo da pochissimo. Lui era arrivato a Roma in autunno, conosceva solo noi del nuoto e della foresteria della Guardia di Finanza dove alloggiava. No, non so neanche chi fosse la sua ragazza precedente”.

Le indagini puntano a una gang di pugili che si allena nelle palestre di zona con aderenze ai clan dei Casalesi che spadroneggiano ad Acilia, la borgata limitrofa alla residenziale Axa. Farebbe parte del giro dei pusher delle case popolari del “Villaggio” che una volta ospitava i profughi e, in passato,  è incappata in controlli per armi e cocaina.

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.