Caos totale a Gaza dopo che due membri di Hamas sono stati uccisi da raid israeliani nella striscia. Questo è ciò che affermano fonti palestinesi, fonti israeliane invece, parlano di un raid per colpire obiettivi strategici, in particolare un deposito militare ed una fabbrica di armi.
I raid aerei, però, sono solo la punta dell’iceberg di diversi giorni di scontri. Dopo l’annuncio del presidente Trump, infatti, erano stati annunciati giorni di scontri tra forze israeliane e cittadini palestinesi. Oltre 750 persone sarebbero rimaste ferite in Cisgiordania.
Altre fonti, però, riferiscono anche del lancio di razzi partiti da Gaza verso le città israeliane. Il portavoce di Hamas non ha dubbi sulle responsabilità da attribuire per gli sconti. Hazem Kassem ha dichiarato che: “Israele porta la piena responsabilità per ogni risultato dell’escalation di violenza nella Striscia di Gaza”.
Continua il portavoce: “Ieri è stata accesa la scintilla dell’Intifada e questa continuerà ad ardere – le sue parole citate dai media – fino a che raggiungeremo il nostro obiettivo”. Intanto nella giornata di oggi sarebbero già state bruciate bandiere statunitensi durante le manifestazioni.
Un’immagine speculare a quella che si vedeva a Gerusalemme mercoledì, quando è stata calata da palazzi governativi un’immensa bandiera a stelle e strisce.