Nonostante non siano state previste misure nel nuovo DL Fisco volte ad agevolare le tariffe della RC Auto, saranno introdotte alcune importanti modifiche che, nelle parole dei relatori, potrebbero far risparmiare dal 30 al 40% annuo sulle polizze ad ogni nucleo familiare.
Estensione della Legge Bersani anche a veicoli di diverso tipo
Punto centrale dell’emendamento già approvato dalla commissione finanze sarà l’introduzione di una cosiddetta RC familiare, ovvero – nei fatti – un’estensione della Legge Bersani sulle assicurazioni anche a veicoli di classe diversa. La novità, infatti, è che sarà possibile assicurare anche un motociclo o un ciclomotore usufruendo della classe più bassa disponibile in famiglia, anche se questa dovesse essere la prima.
L’unico paletto sarà il periodo pregresso in assenza di sinistri: tale norma si applicherà solo in caso di assenza di sinistri nei cinque anni antecedenti alla stipula della polizza con le nuove regole.
Il Sottosegretario di Stato all’Economia ha così definito la misura:
La Commissione Finanze approva il mio emendamento al dl Fiscale utile alla riduzione delle tariffe Rca. Mi sono impegnato in prima persona per una maggiore equità nella definizione delle classi di merito Rca e dei relativi costi, il risultato conseguito oggi in Commissione Finanze rappresenta solo il primo passo dell’ampia riforma in corso di definizione. La nuova norma attribuisce il diritto di assicurare tutti i veicoli posseduti in famiglia con la migliore classe di merito disponibile, compresi moto e scooter. Si è creata di fatto una classe di merito unica familiare. Se – ad esempio – in una famiglia si ha la disponibilità di un veicolo assicurato in prima classe, tutti gli altri componenti del nucleo familiare potranno fruire della prima classe su qualsiasi altro veicolo, anche moto e scooter, e soprattutto anche se già assicurati e con classi di merito meno favorevoli, compreso la 14esima. Il progetto “Rca più equa” continua e da sempre rappresenta una priorità per il M5S
RC Auto, Tariffa Nazionale: a che punto è la proposta di legge
Sempre in ambito 5 Stelle si è più volta paventata l’ipotesi di proporre una tariffa unica che possa compensare i gap tra regioni del Nord, del Centro e del Sud. Nonostante esista una certa discrezionalità delle compagnie assicurative e degli enti locali sulla determinazione della tariffa, c’è la volontà in parte della maggioranza di Governo di attuare tale riforma. Attualmente, però, tali proposte di legge sembrano arenate e bisognerà aspettare ancora un po’ per un’uniformazione dei prezzi in tutta la penisola.