L’ex premier Matteo Renzi, sulle pagine de Il Messaggero ha annunciato di voler rivoluzionare il welfare italiano. la sua intervista in particolare si sofferma sullo smontare il reddito di cittadinanza e sul proporre una cittadinanza del lavoro.
Infatti, nella sua intervista ha annunciato “In questo tempo di forti cambiamenti dobbiamo rivoluzionare il nostro welfare”, confermando la sua opposizione al reddito di cittadinanza. Secondo l’ex presidente del consiglio, “Il reddito di cittadinanza nega il primo articolo della costituzione, per questo c’è bisogno di un piano di lavoro per la cittadinanza”.
RENZI E LA PROTEZIONE SOCIALE
Renzi vuole lanciare la “Protezione sociale“, una struttura per la gestione degli interventi dedicati agli italiani in difficoltà economica, affermando “Contesto la risposta grillina al problema. Garantire uno stipendio a tutti non risponde all’articolo 1 della nostra costituzione che parla di lavoro non di stipendio. Il lavoro non è solo stipendio, ma anche dignità. Il reddito di cittadinanza va a negare tale articolo della costituzione. Quindi, è opportuno rivedere il nostro welfare e notare la netta differenza con quello degli U.S.A.“.
RENZI E IL REDDITO DI CITTADINANZA
Il Governo Gentiloni, intanto, a pochi giorni alla legge delega sulla povertà, è pronto a stanziare 2 miliardi di euro a favore delle famiglie italiane in difficoltà, con numeri da capogiro. Infatti, sono circa 1,7 i milioni di italiani in serie difficoltà economiche e sociali. Oltre ciò, è già previsto nei piani del governo l’inserimento di un reddito di Inclusione, cioè una carta ricaricabile che i comuni potranno distribuire alle famiglie con basso reddito e figli minori e a quelle famiglie dove una persona con oltre 55 anni ha perso il lavoro. Il governo, tramite il reddito di inclusione, garantirà alle famiglie italiane in difficoltà un introito mensile di circa 400 euro per ogni mese.