Un noto imprenditore di Reggio Calabria ha subito il sequestro, da parte della Dia, di beni per 25 milioni di euro con l’accusa di essere colluso con la ‘ndrangheta. Michele Serra, 49 anni, è diventato una figura imprenditoriale di rilievo nel settore del commercio di prodotti casalinghi.
SEQUESTRO A REGGIO CALABRIA: L’OPERAZIONE
La Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha eseguito il provvedimento di sequestro di beni, emesso dal Tribunale dopo la proposta del direttore della Dia, Antonio Ferla e sotto il coordinamento della locale Direzione distrettuale antimafia. All’imprenditore viene contestato il reato di intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di aver agito per agevolare la cosca Tegano nella grande e media distribuzione alimentare. Il nome dell’imprenditore è stato coinvolto nell’operazione denominata Fata Morgana che ha portato al fermo di 7 persone e al sequestro di numerose attività, sospettate di intrattenere dei rapporti con i vertici della ‘ndrangheta.
BENI SEQUESTRATI A REGGIO CALABRIA
L’inchiesta che ha portato all’operazione Fata Morgana è stata basata sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Enrico De Rosa, e della testimone di giustizia, Brunella Latella. Il business riguardava vari ambito economici: vendita al minuto e all’ingrosso di prodotti alimentari, giocattoli e casalinghi, ma anche la ristorazione, i giochi e le scommesse, e il settore immobiliare. Il sequestro ha riguardato anche 4 supermercati di grandi dimensioni con il marchio Center Stock e Cash &Carry.