Il 21 febbraio si terrà un nuovo incontro tra il Ministro del lavoro Giuliano Poletti e i sindacati Cgil, Cisl e Uil sul tema riforma pensioni e in particolare sulle questioni spinose Ape e Precoci. Una nota diffusa ieri in serata dal Dicastero di Via Veneto indica che l’invito è rivolto ai segretari generali dei tre sindacati confederali per il 21 febbraio alle 16.00. La riunione è finalizzata per riprendere il dialogo tra governo e sindacati interrotto dallo scorso settembre per via della caduta del Governo Renzi a dicembre.
Sul tavolo delle trattative ci sarà ovviamente il tema dell’Ape, ovvero dell’anticipo pensionistico contenuto nella legge di bilancio che deve decollare il 1 maggio 2017 in favore dei lavoratori dipendenti ed autonomi che hanno raggiunto i 63 anni di età e la normativa in favore dei lavoratori precoci. In particolare il confronto si avrà sui requisiti di accesso alla legge, che ancora ora mette in conflitto i sindacati e i lavoratori.
L’APE consentirà dal 1 maggio 2017 sia ai lavoratori dipendenti che ai lavoratori autonomi di chiedere un prestito erogato dall’Inps per il tramite di banche ed assicurazioni, il cui valore è rapportato alla pensione futura, sino al perfezionamento degli ordinari requisiti per la pensione di vecchiaia. La misura sarà sperimentale, durerà due anni, sino al 31 dicembre 2018. Il massimo che l’Inps erogherà come anticipo pensionistico ai richiedenti sarà di massimo 700 euro al mese. All’operazione potranno partecipare anche le imprese versando una contribuzione all’Inps in grado di far incrementare la pensione del lavoratore e, quindi, contenendo o azzerando del tutto la rata di restituzione del prestito pensionistico.
Il sussidio sarà interamente a carico dello Stato e, pertanto, a differenza dell’APE volontario non prevede alcuna decurtazione sul valore finale della pensione. Per l’accesso al sussidio bisognerà avere un requisito contributivo superiore a quello richiesto per conseguire l’ape volontario pari almeno a 30 anni, 36 anni per chi svolge lavori difficoltosi o rischiosi.