Riforma Pensioni Oggi (9 Marzo 2017): Ultime Notizie

In attesa dell’incontro del prossimo 13 marzo tra Governo e Sindacati in materia di Riforma Pensioni, andiamo a scoprire le ultime notizie di oggi 9 marzo 2017.

In particolare sono ancora sul piede di guerra i lavoratori precoci che non vedono riconosciuta la loro peculiarità per poter andare in pensione attraverso Quota 41. Come denunciato dai vari comitati la platea di coloro che possono accedere alla pensione anticipata secondo la nuova misura stabilita nella riforma è pari al 10%: il requisito che fa aumentare le polemiche è quello relativo ai 12 mesi contributivi che devono essere dimostrati essere stati pagati prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Gli stessi lavoratori precoci che denunciano un’altra beffa perché non si riescono neanche ad agganciare all’Ape sociale e o volontario in quanto manca il requisito anagrafico dei 63 anni.

BARBAGALLO E IL CONFRONTO CON IL GOVERNO

Nel giorno della Festa della Donna in un convegno dal titolo “Donne e previdenza, proposte per superare la disparità di genere” è intervenuto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo che ha puntato l’indice affermando: “Esiste, infatti, una disparità di genere anche sul terreno delle pensioni. Noi vogliamo denunciare queste diseguaglianze e fare alcune proposte al mondo della politica e delle istituzioni affinché siano adottate norme che modifichino tale condizione. Sarà questo il nostro impegno concreto per chiedere che siano affermati e attuati, domani come sempre, i principi del rispetto, dell’eguaglianza e delle pari opportunità”. Ha poi fatto presente che questo tema sarà alla base del confronto con il Governo quando inizierà la cosiddetta fase 2 della Riforma.

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CUMULO GRATUITO PER I CONTRIBUTI

L’onorevole Davide Baruffi membro della Commissione Lavoro alla Camera è intervenuto pubblicando un post sulla sua pagina Facebook in merito al cumulo gratuito per i contributi e ha precisato: “Con il bilancio 2017 abbiamo reso possibile il cumulo gratuito di tutti i contributi versati da un lavoratore, nelle diverse casse, nel corso della vita lavorativa. Questo perché ciascuno possa avere una pensione che valorizzi tutti i contributi. Con un’interrogazione sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari (cosa non frequente, diciamo) abbiamo sollecitato il Governo perché si attivi su tutti gli enti previdenziali (a partire dall’Inps…) perché emanino disposizioni le attuative, essendo già trascorsi 2 mesi”.