Riforma Pensioni 2017: Decreti in ritardo, ma l’Ape parte il 1 Maggio

Nonostante ci sia un forte ritardo sui decreti attuativi è ormai sicuro che la Riforma Pensioni partirà il 1 maggio con l’Ape. A svelarlo dopo l’incontro Governo-Sindacati dello scorso 1 marzo è Il Sole 24 Ore.

ANTICIPO PENSIONISTICO, APE CONFERMATA PER IL 1 MAGGIO

Il problema più gravoso è quello di mettere nero su bianco i decreti attuativi che dovevano concretizzarsi entro ieri, ma la cui scadenza è stata prorogata senza una data certa di conclusione anche se si parla della metà di questo mese. Sono indiscrezioni che però secondo quando scrivono su Il Sole 24 Ore Davide Colombo e Giorgio Pogliotti sono destinate ad incidere quasi niente sull’inizio dell’Ape, misura anticipatoria della pensione prevista nella Riforma. Il motivo? Tra Governo e Sindacati è stato deciso che l’Ape il 1 maggio deve partire e che non può subire spostamenti in avanti della data di entrata in vigore.

LA QUESTIONE CUMULO GRATUITO

Un’altra questione che secondo Il Sole 24 Ore sarebbe stata risolta dall’incontro Governo-Sindacati è quella relativa al cumulo gratuito. I lavoratori precoci, che erano in sit in a Roma, potrebbero accedere alla pensione anticipata servendosi del cumulo gratuito dei contributi anche se questi sono stati versati in gestioni diverse. Inoltre si sarebbe giunti anche a studiare una franchigia di 12 mesi per consentire ai lavoratori con 36 anni di contribuzione ma che hanno svolto attività lavoratori gravose di poter rientrare nel cumulo gratuito per la pensione anticipata: il discorso in questo caso si sarebbe soffermato sul riconoscimento di lavoro particolarmente pesante negli ultimi sei anni. Esclusi invece coloro che sono iscritti alla casse privatizzate.

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I COMMENTI DEI SINDACALISTI ALL’INCONTRO

“Su alcune richieste abbiamo avuto risposte positive – esordisce Roberto Ghiselli della Cgil – restano però aperte alcune questioni per edili e marittimi”. Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Petriccioli della Cisl: “E’ stato un passaggio interlocutorio, ma abbiamo ricevuto alcune risposte positive per rendere esigibili alcune opportunità previste dall’intesa. Bisogna però limare alcuni ostacoli sui benefici previdenziali”. Infine Domenico Proietti della Uil: “E’ stato importante che i decreti diano a tutte le platee individuate la possibilità di accedere all’Ape sociale, al pensionamento precoce e alla positiva ricongiunzione dei contributi”.