La Legge di Stabilità 2017 ha introdotto delle novità importanti per quanto concerne il tema delle pensioni. Essa, attivata nelle prime settimane del 2017, ha dato in dotazione ai lavoratori nuove possibilità di pensionamento.
Infatti, i requisiti anagrafici per il conseguimento della pensione di vecchiaia sono cambiati e ora sono i seguenti: 66 anni e 7 mesi per lavoratori dipendenti del privato, 66 anni e 7 mesi per lavoratori autonomi, 66 anni e 7 mesi per lavoratrici del pubblico impiego, 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome, 65 anni e 7 mesi per lavoratrici del privato. Con le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2017, avranno diritto di accedere alla pensione anticipata gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi e le donne con 41 anni e 10 mesi di contributi. Per non parlare poi del famosissimo sistema Ape, che ormai sta diventando sempre più importante. Accederanno all’Ape volontaria i lavoratori che hanno accumulato 20 anni di contributi e abbiano compiuto 63 anni d’età, che possono ottenere un anticipo pensionistico il cui costo sarà rateizzabile in 20 anni. Poi c’è l’Ape sociale, che può essere richiesta da disoccupati con almeno 30 anni di contributi e un familiare che da almeno 6 mesi porta un handicap fisico, lavoratori con almeno 30 anni di contributi, invalidi almeno al 74%, lavoratori con almeno 30 anni di contributi che abbiano accudito per almeno 6 mesi un familiare disabile grave convivente e infine lavoratori con almeno 36 anni di contributi che per almeno 6 anni di vita lavorativa abbiano svolto attività gravose.
Poi c’è la pensione raggiungibile con la famosa Quota 41, ovvero si pensionano i lavoratori con 41 anni di contributi, qualora siano anche precoci. Da non trascurare l’Opzione Donna, che è dedicato alle donne che abbiano accumulato entro il 30 luglio 2016 i seguenti requisiti: le lavoratrici dipendenti con 35 anni di contributi, di 57 anni e 3 mesi d’età, le lavoratrici autonome con 35 anni di contributi, di 58 anni e 3 mesi d’età. Infine si arriva al cumulo gratuito, che è dedicato ai lavoratori con carriere discontinue inclusi i professionisti, che abbiano versato contributi di lavoro presso diverse casse previdenziali, potranno riunire gli stessi contributi ai fini del computo di anzianità contributiva.