Anche per la riforma pensioni si attende il via ai lavori per la conversione definitiva del decreto legge Milleproroghe. Il Senato è riunito per la lettura degli emendamenti e del decreto che passerà poi alla Camera e entro il 28 febbraio dovrebbe divenire legge a tutti gli effetti. Il lavoro procede serenamente col senato che ha approvato ben 96 proposte del decreto messo in esame e si sta lavorando per cercare di trovare un accordo anche con le proposte che al momento stanno facendo dibattere l’aula.
La legge varierà su molti fattori, il primo è quello relativo al pubblico impiego. Sono state approvate le seguenti proroghe, ovvero la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici approvati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 101 del 2013; la proroga delle graduatorie dei concorsi banditi dall’amministrazione penitenziaria; la proroga della sospensione delle modalità di reclutamento dei dirigenti pubblici di prima fascia; il posticipo dei termini per assunzioni di personale in determinate amministrazioni pubbliche e per l’utilizzo temporaneo dei segretari comunali.
Per quanto riguarda gli enti territoriali è stato disposto alla Provincia la facoltà di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nonché la proroga della facoltà, per le Province e le Città metropolitane, di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato relativi a servizi erogati dai centri per l’impiego.
Ovviamente non poteva esserci il tema lavoro e pensioni che è all’ordine del giorno. Si prevede per il 2017 la possibilità di una deroga ai limiti massimi di durata dell’intervento di integrazione salariale straordinaria; la proroga il termine temporale di applicazione delle attuali norme relative ai registri dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni e biologici. Il differimento dal 2017 al 2018 del recupero dello 0,1% sui trattamenti pensionistici concesso nel 2015.