La tranquillità di questa settimana di Ferragosto a Roma dove una donna, Nicoletta Diotallevi, è stata uccisa, fatta a pezzi e gettata in un cassonetto ai Parioli. Per il fatto è stato fermato il fratello della donna Maurizio. Le prime a essere state ritrovate sono state le gambe nella serata di ieri, mentre il resto del corpo è stato scoperto quest’oggi, probabilmente in seguito alle prime rivelazioni del fratello.
Donna fatta a pezzi a Roma
Probabilmente è stata un’ascia l’arma con cui la malcapitata cinquantottenne è stata fatta uccisa in un modo che causa ribrezzo solo al pensiero. I pezzi del corpo della signora sono stati sparsi tra i Parioli e il Flaminio a Roma. Le gambe, come anticipato, sono state trovate da un nomade che rovistava in un cassonetto ieri sera intorno alle 20:00 nei pressi di Villa Glori, mentre il resto del corpo è stato individuato quest’oggi in un bidone in via Guido Reni. I vestiti sono stati rinvenuti invece in un terzo cassonetto non molto distante. Il fratello della vittima è attualmente sotto interrogatorio ed è accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
La famiglia al centro del giallo
Nicoletta e Maurizio Diotallevi convivevano in via Guido Reni, ma le condizioni economiche non erano delle migliori. Le uniche fonti di sostentamento dei due erano gli introiti dei corsi di yoga tenuti da lei e dell’affitto a studenti di una stanza del loro appartamento. Si ipotizza che alla base del delitto possa esserci una lite nata per questioni economiche, ma al momento è ancora tutta da accertare la verità su questa tragedia. Al vaglio degli investigatori ci sono anche le immagini delle telecamere presenti in zona, immagini che hanno permesso alle forze dell’ordine di individuare un soggetto sospetto che si disfaceva di qualcosa gettandolo nel cassonetto. Secondo i primi rilievi le due gambe sarebbero state tagliate all’altezza dell’inguine con una sega o un’ascia