Rottamazione delle cartelle esattoriali Equitalia anche per le multe stradali. Nella sanatoria prevista dal DL 193/2016, infatti, rientrano tutti i carichi affidati a Equitalia dal 2000 al 2016, le ingiunzioni e i tributi locali affidati al concessionario della riscossione (sebbene con regole parzialmente diverse).
La misura, ideata dal governo affinché si possa arrivare alla chiusura di Equitalia e allo sgravio delle posizioni debitorie dei contribuenti, vale ovviamente anche per le multe stradali non pagate e già iscritte a ruolo per le quali si sia già optato per l’affidamento delle relative somme al concessionario della riscossione.
In realtà una differenza, netta e sostanziale, rispetto alla rottamazione delle cartelle esattoriali, c’è. Per le multe stradali, infatti, la definizione agevolata prevista dal DL 193 del 2016 riguarda soltanto gli interessi e non anche le sanzioni che saranno comunque dovute. Il principio, quasi ovvio, discende dalla natura stessa della somma dovuta. Nel caso delle imposte e dei tributi locali, infatti, la sanzione è accessoria alla somma dovuta; nel caso delle multe, invece, la sanzione amministrativa è essa stessa l’importo della multa. Insomma, le multe stradali non sono sanzioni ma piuttosto sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada: questo il motivo, unico, dell’eccezione prevista dall’articolo 6.
Rottamazione delle cartelle: le regole generali
In via generale rientrano tra le previsioni del Dl 193/2016 tutti i carichi pendenti affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2016. La rottamazione non sarà automatica ma i contribuenti dovranno richiederla, compilando l’apposito modulo, direttamente ad Equitalia. A quel punto, e comunque non prima dell’approvazione dell’agente della riscossione, si potrà accedere all’istituto della definizione agevolata.
Per i tributi locali, invece, gli enti potranno avvalersi delle misure previste per la rottamazione delle cartelle esattoriali, con apposita delibera da approvarsi entro la fine di marzo 2017.