Si tratta di 450 milioni di dollari inclusi i diritti d’asta. Questa la cifra record che è stata battuta ieri a New York nella rinomata casa d’aste Christie’s di proprietà del miliardario francese François Pinault.
L’opera di Leonardo, messa all‘asta con un prezzo di partenza di 75 milioni, è stata battuta dopo 19 minuti di tensione nel parterre d’eccellenza del Rockefeller Center. In sala erano presenti alcuni degli uomini più’ ricchi del mondo e diverse celebrità tra cui Leonardo DiCaprio che prossimamente interpreterà il genio italiano in un biopic prodotto da Paramount.
La strategia di Christie’s, di inserire un quadro antico all’interno di una serata dedicata all’arte contemporanea si è rivelata vincente. L’attenzione mediatica si è focalizzata interamente sul dipinto italiano lasciando in secondo piano opere e cifre da capogiro come le “60 Ultime cene” di Andy Wharol venduto per 56 milioni di dollari.
Un evento storico, una rivincita dell’arte italiana ma anche di quella antica, vista la sfrenata corsa all’arte contemporanea che sembra aver contagiato i collezionisti di tutto il mondo; serviva il talento, la fama e la misticità dell’immortale Leonardo da Vinci per ristabilire i ruoli nell’ olimpo dei pittori.
Il Salvator Mundi è un falso?
Il Salvator mundi, olio su tavola(66×46 cm), venne realizzato da Leonardo poco prima di abbondare Milano intorno al 1500 per un committente privato. La fortuna dell’opera è dovuta alle numerose copie e agli studi rivolti ad essa che nel corso degli anni hanno mantenuto vivo l’interesse per il dipinto.
Teoria smentita da Christie’s e dalla famiglia del miliardario russo Dmitrij Rybolovlev, proprietario precedente che acquistò il dipinto nel 2013 per 127,5 milioni di dollari affermando che il “Salvator Mundi” rappresenti l’ultimo quadro di Leonardo esistente in mani private.