Salvini a Napoli era atteso per un comizio sabato 11 marzo alle ore 17 al Palacongressi, ma dopo i disordini di questi ultimi giorni, con i rappresentanti dei centri sociali e della rete antirazzista che avevano occupato la sala conferenze della Mostra d’Oltremare, l’intervento di Salvini dovrebbe essere stato annullato.
Il leader della Lega, però, a Napoli ci sarà lo stesso e annuncia: “Non siamo in dittatura, a Napoli non esiste Stato ma io ci sarò lo stesso, alle 17 alla Mostra d’Oltremare: se non mi faranno parlare dentro, parlerò fuori”. La tensione, inutile dirlo, resta altissima e il pericolo di ulteriori disordini concreto.
La lotta degli esponenti dei centri sociali a Salvini è andata così a buon fine: il suo comizio non si terrà, almeno ufficialmente. Lo stesso leader della Lega, però, annuncia battaglia contro chi vuole ostacolarlo e si rivolge alle cariche dello stato per quella che definisce “una cosa mai accaduta, neanche al Sud”.
Salvini, dunque, a Napoli domani ci sarà lo stesso, per parlare coi 3000 che avevano già effettuato la prenotazione per il suo comizio: “Abbiamo firmato un contratto da 5-6 mila euro con la Fiera di Napoli. C’è stato un comunicato del portavoce dei centri sociali De Vito che la fiera rescinde il contratto con me perchè non ci sono le condizioni. Incredibile. Napoli è nelle mani dei centri sociali, della camorra, dell’illegalità. Io ci vado lo stesso, non siamo a Cuba o in Unione Sovietica”.
