La Scozia è pronta per un altro referendum sull’indipendenza dal Regno Unito: qualcosa con la Brexit è cambiata e la premier, Nicola Sturgeon, vuole chiedere agli elettori se sono intenzionati ad abbandonare il legame con Londra. La prima ministra ha infatti annunciato che dalla prossima settimana ripartirà l’iter nel Parlamento scozzese per promuovere un’altra consultazione popolare sulla secessione.
Il nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia potrebbe essere convocato fra l’autunno del 2018 e la primavera del 2019, quando anche l’esito della fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione europea sarà ormai consumata. “Non è stato possibile fare altro, mentre si prospetta una hard Brexit. La Scozia deve scegliere per il suo futuro”, ha affermato la Sturgeon. La novità è stata accolta con fastidio dal governo britannico. L’entourage della premier, Theresa May,ha evidenziato che la stessa leadership di qualche anno fa proporrebbe lo stesso quesito.
IL REFERENDUM IN SCOZIA FALLITO NEL 2014
Il 18 settembre 2014 il referendum sull’indipendenza è stato bocciato da 2 milioni di elettori scozzesi: in termioni percentuali il No vinse con il 55,3% dei voti contro il 44,7% dei favorevoli, sfruttando soprattutto il voto conservativo dei più anziani. Ma, nonostante siano passati meno di tre anni, da allora la situazione è molto cambiata: al Downing Street non governa più David Cameron, ma c’è Theresa May. E soprattutto La Gran Bretagna sta andando verso l’addio all’Europa. Un tema, che secondo la Sturgeon, rimette in discussione l’appartenenza scozzese