Assolto perché il fatto non sussiste: è questa la sentenza nei confronti di Sergio Cragnotti accusato di bancarotta relativamente alla Cisim Food.
E’ stato così scagionato l’ex presidente della Lazio che l’accusa voleva come protagonista della bancarotta della società del gruppo Cirio che aveva nella sua gestione i punti ristoro, bar e caffetteria degli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino. Una sentenza che è stata pubblicata oggi e che quindi scagiona l’ex numero uno biancoceleste facendo anche ordine in merito a una vicenda che è stata intrigata sin dal primo momento. A emettere la sentenza i giudici della IV sezione del Tribunale Penale di Roma.
C’è da ricordare come in udienza preliminare aerano stati prosciolti dalle accuse a loro carico il figlio di Sergio Cragnotti, Andrea, e un altro amministratore. La Cisim Food prima di dichiarare fallimento aveva alle sue dipendenze ben 400 lavoratori ma aveva un buco di 30 milioni di euro. Cragnotti che ha al suo attivo invece la condanna per il crac Cirio: l’ex patron della Lazio deve scontare 8 anni e 8 mesi di reclusione.