Giornata dura per vigili del fuoco ed esponenti del Comune di Torino. Oggi, infatti, la giunta guidata dalla sindaca Appendino ha deciso di ordinare lo sgombero del campo rom di Corso Tazzoli, dopo 13 anni dalla sua costruzione.
Già dall’alba, infatti, i mediatori si sono recati al campo per convincere chi vi risiedeva che rimanere lì è pericoloso. Dietro i mediatori, i reparti mobili della Polizia intenti a garantire l’ordine pubblico.
Perchè lo sgombero?
Nell’ordinanza del 31 Maggio si adducono motivi di inagibilità e pubblica sicurezza per i residenti del campo e per le abitazioni ed attività limitrofe. L’ultimo rogo scoppiato nel campo tra case di legno e lamiera ha reso inagibile quasi la metà del campo e le diverse bombole di gas o materiali infiammabili preoccupano i residenti.
Ruspe abbattono il campo rom di corso Tazzoli a Torino dopo rogo divampato domenica. Polemiche della associazioni rom: "il segnale arriva dal governo" pic.twitter.com/ivKlIJ4YZV
— Local Team (@localteamtv) June 5, 2018
Il campo si trova anche a pochi metri dalla sede centrale delle Poste, e questo è stato valutato come un alto fattore di rischio. Già in prima mattinata il comune si è fatto carico di portar via almeno 35 bombole di gas per scongiurare il pericolo.
Sgombero campo rom: il problema ricollocazione
L’incognita maggiore, però, resta quella della nuova destinazione abitativa dei 190 residenti del campo. Per la prima settimana il comune ha aperto alcuni locali come la palestra di alcune scuole ed uno stabile sfitto, ma la situazione è provvisoria.
Le persone che necessitano di assistenza medica, invece, saranno sotto la tutela della Croce Rossa. Ma si è ancora lontani dal trovare una soluzione definitiva.
Informato dell’operazione anche il console della Romania a Torino, Tiberiu Mugurel Dinu che ha commentato: “Ho saputo dell’ordinanza soltanto poche ore fa”. “Scelta politica? Se c’è un campo abusivo è giusto sgomberarlo. Come andrà a finire lo vedremo in mattinata”.