ll Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo l’Adnkronos, ha presieduto una riunione nel pomeriggio del 12 aprile col Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e con il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, per trattare della crisi libica.
Il Ministro degli Esteri Moavero vuole che cessino le operazioni militari
Come aveva affermato al termine dei lavori ministeriali del G7 a Dinard in Bretagna, per il Ministro degli Esteri Moavero rimane fondamentale che in Libia “cessino le operazioni militari, in quanto accrescono la destabilizzazione del paese libico”. Inoltre, come riporta l’Ansa, un portavoce del Dipartimento di Stato Usa ha detto che “promuovere la stabilità nel Nord Africa e nel Sahel, inclusa la Libia, rimane una priorità del dialogo strategico Usa-Italia”. Si rinnova quindi l’impegno degli Usa a “lavorare con la Libia, l’Onu e i nostri partner internazionali, compresi gli alleati italiani, per contribuire a far avanzare una riconciliazione politica, e promuovere un futuro più stabile per il popolo libico”.
Usa e Italia verso una soluzione politica sulla crisi libica, ma la Francia sostiene Haftar per interessi economici
Mentre gli Usa e l’Italia convergono le loro forze verso una soluzione politica sulla crisi libica, emergono pericolosi sospetti che altre forze potrebbero sostenere, per interessi economici, l’offensiva di una delle due parti belligeranti in Libia. In un’intervista rilasciata da Salvini a Rtl: “Se fosse vero che la Francia, per interessi economici, stesse appoggiando una delle parti in conflitto, ostacolando così le risoluzioni per la pace sarebbe gravissimo”, afferma Salvini sul presunto sostegno della Francia al generale Haftar e continua ribadendo il suo disaccordo: “Ha trovato il Governo e il ministro sbagliati, stiamo cercando evidenze, è questione di ore”.
Perché in Libia ci si trova in questa situazione?
La caduta di Muammar Gheddafi nel 2011, ha visto la Libia piombare nel caos. Dopo tre anni di anarchia e caos, nel 2014 scoppia un conflitto armato fra due fazioni:
- Il Governo libico di unità nazionale (Gna), stabilito nel 2015 con un accordo patrocinato dall’Onu e guidato dal premier Fayez al–Sarraj
- L’autoproclamato esercito nazionale libico (Lna) del generale Haftar
Mentre il Governo libico di unità nazionale risulta vicino all’Italia, l’esercito nazionale libico è appoggiato dalla Francia, come evidenziano le proteste vigorose di Sarraj, riportate da fonti governative, contro l’ambasciatore francese Beatrice le Fraper du Hellen, per il presunto collegamento tra il suo Paese e l’attacco contro la capitale dei giorni scorsi. Secondo le stesse fonti, la Francia sembrerebbe dare via libera ad Haftar per attaccare e prendere possesso di Tripoli, per interessi che riguardano le risorse energetiche della Libia.