Demos ha concluso giovedì sera un sondaggio elettorale, pubblicato per Atlante Politico, sulla situazione politica in Italia, i dati danno come inequivocabili i cali sia del Partito Democratico sia del Movimento 5 Stelle che comunque occupano le prime due posizioni in classifica.
Dal sondaggio si capisce come la popolazione attualmente sia suddivisa la situazione politica italiana. La cosa più evidente che è saltata all’occhio di tutti, è che il 70% degli italiani non vuole le elezioni per il governo nell’immediato. Un risultato molto chiaro e deciso. Ma analizzando il sondaggio della Demos, ci sono altri punti interessanti da dover specificare. I due principali partiti del momento in Italia, ovvero M5S e PD, stanno perdendo colpi.
Ebbene sì, le recenti situazioni politiche a Roma, con la Raggi imputata di favoritismo e le polemiche per la famosa polizza donata a sua insaputa, hanno fatto perdere colpi al partito di Grillo, che scende ben sotto il 26%, quando aveva toccato picchi di oltre il 29% a fine 2016. Ma non se la passa bene anche il PD. Il primo partito italiano, dopo la caduta del Governo Renzi e la minaccia di vecchi politici di scissione (vedi D’Alema, Bersani ed altri), hanno causato un netto calo delle preferenze al Partito Democratico, che per la prima volta dopo alcuni anni, è sceso sotto il 30%.
Il sondaggio, dunque, riflette un clima incerto, che però ha visto un rialzo della Destra. Forza Italia, la Destra, Lega Nord e Fratelli d’Italia stanno guadagnando sempre più punti e ora come ora credibilità, dopo le problematiche nate ai due avversari principali e sono pronti a sfruttare la situazione ed avere nuovamente un ruolo da protagonisti. Tornando a sinistra, si nota come quasi 6 elettori su 10 , peraltro, pensano che il Partito Democratico finirà per dividersi. Si tratta di un’opinione cresciuta sensibilmente, negli ultimi mesi: 10 punti in più rispetto allo scorso ottobre. Ma, soprattutto, questa idea risulta condivisa, in misura pressoché identica (57%), dagli stessi elettori del Pd. Così come regna l’incertezza sulla domanda se è giusto andare al voto subito per un nuovo governo oppure no.