Le tradizioni del territorio laziale: ad Amatrice per scoprire uno dei piatti più famosi della cucina romana
Il 24 agosto 2016 è una data che non è possibile dimenticare. Un pezzo della cultura italiana della zona del Norcino viene rasa al suolo da una serie di scosse devastanti. La catastrofe non tocca solo Amatrice, ma vengono duramente colpite anche le cittadine limitrofe di Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto e un’ora dopo il terremoto scuote anche Norcia.
Ma Amatrice e questo territorio, a distanza ormai di 2 anni, hanno saputo come rialzarsi per tornare ad essere il polo turistico che sono sempre state, partendo proprio dalle specialità gastronomiche del territorio.
Il progetto Area Food – Amatrice
Chi non conosce gli spaghetti all’amatriciana? Ma Amatrice non è famosa solo per questa ricetta, perché tutta la sua gastronomia è internazionale. Ed è dal suo amore innato per la cucina che questa città ha deciso di rinascere, grazie al progetto Area Food inaugurato lo scorso anno a luglio.
Questo spazio, realizzato con i fondi del Comune e delle donazioni solidali raccolte da LA7 e da RCS insieme al contributo della Filiera Legno Friulana, ospita gli otto ristoranti storici del paese più una mensa. Il risultato è stato un successo incredibile, con il tutto esaurito sin dai primi giorni di apertura.
L’obiettivo del progetto ovviamente non è solo promuovere il cibo in sé, ma creare un polo sociale e culturale. Questo grande spazio è stato realizzato interamente in legno sotto la guida dell’architetto Stefano Boeri e il suo staff, all’insegna della nuova architettura, per tornare ad offrire a tutto il mondo le specialità gastronomiche di Amatrice, tra cui la famosa “amatriciana” di cui vediamo ora la ricetta originale.
La ricetta dell’amatriciana
La storia di questa storica ricetta è tanto amata quanto controversa: come per tutti i piatti poveri di versioni ce n’è più d’una e, a sentire chi le descrive, tutte originalissime. Uno dei punti nodali della questione è la cipolla, le due scuole di pensiero si danno battaglia ormai da tempo, ma in fondo l’importante è il risultato finale: un gustoso primo piatto che sa accontentare tutti.
Noi oggi ci affideremo alla tradizione locale rispettando la ricetta presente anche sul sito del comune di Amatrice. C’è da dire che questo primo piatto si può comunque trovare almeno in due versioni, tra cui quella con il condimento bianco originario: l’amatriciana bianca (di cui a questo link trovate una ricetta) nasce grazie ai pastori che, unendo gli ingredienti a loro disposizione ossia guanciale e pecorino, preparavano questo corposo primo piatto durante il periodo della transumanza.
Vediamo gli ingredienti della versione tradizionale al sugo:
- 500 gr di spaghetti
- 125 gr di guanciale originario di Amatrice
- 1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva
- 1 dito di vino bianco secco
- 6 o 7 pomodori San Marzano o pomodori pelati 400 gr
- peperoncino
- 100 gr di pecorino originario di Amatrice grattugiato
- 1 pizzico di sale
La ricetta degli spaghetti all’Amatriciana
Soffriggere in olio il guanciale fatto a pezzetti e unito con un pizzico di peperoncino, finché non sarà ben rosolato.
A questo punto bisogna sfumare il tutto con un goccio di vino per insaporire ancora di più il guanciale, che va poi ben scolato e tenuto in caldo.
Si passa poi alla preparazione dei pomodori: dopo averli tagliati e puliti dai semi, vanno passati solo per qualche minuto sul fuoco. Appena il sugo è ben amalgamato va unito il guanciale mescolandolo bene al sugo.
Infine si passa alla pasta: va scolata ben al dente e mescolata in una terrina con abbondante pecorino e subito dopo unire il sugo appena preparato e ancora caldo.
Ecco che dopo aver spolverato il tutto con un ultimo tocco di pecorino, sarete pronti per gustare uno dei primi piatti che ha reso questo angolo d’Italia famoso in tutto il mondo.