Rocco Casalino è il paperon dei paperoni dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi. Il portavoce e capo ufficio stampa del presidente del Consiglio, rivela l’Espresso, con i suoi 169mila euro lordi annui è di gran lunga il dipendente più pagato. Il suo stipendio si compone di tre voci: 91mila euro di trattamento economico fondamentale a cui si aggiungono 59mila euro di emolumenti accessori e 18mila di indennità. In altre parole, un compenso maggiore addirittura di quello del premier Giuseppe Conte. In seconda posizione svetta Pietro Dettori, altro big della comunicazioen a 5 Stelle facente parte della segreteria del vicepremier Luigi Di Maio come “responsabile della comunicazione social ed eventi” coi suoi 130 mila euro annui. Vicecapo di quella stessa segreteria è Massimo Bugani, 80 mila euro all’anno, altro nome di rilievo dei 5Stelle. I due fanno parte dell’associazione Rousseau che gestisce le piattaforme del Movimento 5 Stelle.
Ritardi nella pubblicazione dei dati sui collaboratori della presidenza del Consiglio. La presidenza del Consiglio ha impiegato 110 giorni per rendere pubblici i dati, mentre la legge sulla trasparenza 33/2013 prevede che le pubbliche amministrazioni aggiornino le informazioni sui titolari di incarichi dirigenziali o di collaborazione entro 3 mesi dal loro insediamento, termine rispettato da quasi tutti i ministeri dell’attuale esecutivo.
Il ruolo della comunicazione nel governo Conte
La comunicazione è senza dubbio il settore principale in cui ha investito il governo Conte. L’ufficio stampa e del portavoce di Giuseppe Conte ha in organico 7 persone per un costo complessivo di 662 mila annui, di cui 169 mila vanno come già detto al portavoce Rocco Casalino. Secondo in classifica il governo Letta, che contava 7 persone nello staff comunicazione per un costo totale di 629mila euro annui e con il portavoce pagato 140mila euro. L’esecutivo di Paolo Gentiloni poteva invece contare su una struttura di sette persone per un costo di 525 mila euro. Capitolo a parte per il governo di Matteo Renzi: il suo ufficio stampa si basava contava inizialmente quattro persone tra cui per un costo complessivo di 335mila euro. Ma alla fine del mandato l’organico, allargatosi a sette persone, costava 605mila euro.