Era il 28 maggio 1974 quando a piazza della Loggia a Brescia esplose una bomba nascosta in un cestino causando la morte di otto persone presenti a una manifestazione contro il terrorismo. Oggi, a 43 anni di distanza, sono stati confermati gli ergastoli comminati a Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte che sono stati riconosciuti come esecutori materiali di questa strage.
La strage di piazza della Loggia
Quella di piazza della Loggia è uno degli episodi più drammatici dei cosiddetti anni di piombo. Alla manifestazione in corso quel drammatico 28 maggio erano presenti sindacalisti e politici del calibro di Adelio Terraroli, parlamentare PCI, sceso in piazza con molte altre persone per protestare contro il terrorismo di matrice fascista. Oltre alle otto vittime, ci furono anche oltre cento feriti in quel vigliacco gesto di terrorismo.
Confermate le condanne all’ergastolo
Sono state quindi confermate le condanne all’ergastolo per i due militanti di estrema destra che sono stati ritenuti i colpevoli di quella orrenda strage. Tre anni fa era stata annullata l’assoluzione nei confronti di Maggi e Tramonte e si era proceduto a un nuovo rinvio a giudizio che ha portato alla sentenza di cui vi stiamo parlando. Tanta la soddisfazione di tutti i parenti delle vittime e delle persone coinvolte che, anche se con colpevole ritardo, hanno avuto giustizia. Manca ancora molto per fare chiarezza completa su quei torbidi anni, ma la sentenza di ieri rappresenta già un passo avanti.