Sono per lo più gli italiani residenti residenti in Svizzera ad essere soddisfatti dell’esito del referendum che ha visto oggi chiamati alle urne i cittadini rossocrociati per esprime il proprio consenso sulla naturalizzazione agevolata per gli stranieri di terza generazione.
Il referendum è passato e quindi la norma cambia e fa felice gli italiani che si trovano in Svizzera per lavoro, ma non solo perché naturalmente la norma così come approvata dal referendum che si è tenuto oggi si viene ad applicare a tutti gli stranieri che si trovano sul territorio rossocrociato. In pratica i nipoti degli immigrati devono affrontare meno ostacoli nella naturalizzazione rispetto a quelli che hanno dovuto superare i loro nonni e padri.
I sostenitori del sì alla riforma hanno spiegato la loro campagna referendaria affermando che si tratta di giovani che sono già perfettamente integrati nella società svizzera e quindi che non vanno a creare possibili allarmi. Gli oppositori, per lo più che fanno capo all’Udc c’è ora il pericolo di una svendita del passaporto svizzero. Ma i sì hanno vinto arrivando al 60% secondo le proiezioni targate Gfs.Bern.
Alle urne però si votata anche la riforma relativa all’imposizione fiscale sulle imprese che invece è stata bocciata dal 59% degli elettori chiamati al voto. Ha vinto invece la richiesta di creazione di un nuovo fondo per le strade nazionali e il traffico di agglomerato che ha raccolto il 62% dei consensi.