Tassa su voli e zucchero: Cos’è, come funziona e quando entrerà in vigore

Proposta nuova tassa green su voli aerei inquinanti e bevande e cibi con zuccheri, le normative sono in vigore anche in altri paesi Europei

Nonostante i leader politici smentiscano, l’idea di aggiungere nuove tasse salutiste e green per recuperare fondi da destinare nella manovra di bilancia aleggia nella maggioranza di Governo.

A parlare è stato il ministro dell’Istruzione, in quota M5S, Lorenzo Fioramonti che ha proposto due tipi di tassazione già presenti in diversi stati europei. La prima proposta riguarda i viaggi aerei, per sua natura molto inquinanti: sarebbe allo studio una tassa per ogni volo aereo da reinvestire in progetti green ed educazione all’ambiente nelle scuole.

Si parla di un costo irrisorio a passeggero che dovrebbe variare da 1 a 3 euro, ma che potrebbe portare consistenti introiti nelle casse dello Stato. La tassa sugli aerei è stata già applicata o sarà applicata a breve da altri stati Europei. Ad esempio la Svezia ha adottato il provvedimento già nel 2018: i consumatori possono sborsare fino a 40 euro per volo. Per quanto riguarda paesi più vicini: in Francia si applicherà per i voli UE 1,50 per la Economy e 9 per la Buisiness, mentre 3 per la Economy e 18 per la Buisiness per i voli extra UE.

La tassa è stata già criticata da Ryanair che ha parlato di danni per la concorrenza, aggiungendo:

L’Italia dovrebbe invece diminuirle — inclusa l’addizionale comunale — per favorire la crescita del turismo e creare opportunità di lavoro

L’altra compagnia leader del settore low-cost, EasyJet, ha dichiarato:

Non riteniamo che questa proposta rappresenti il giusto approccio — risponde un portavoce di easyJet, terzo vettore nel Paese —. In Italia i passeggeri sono già soggetti all’addizionale comunale. Un’ulteriore imposta aumenterebbe il costo dei biglietti e avrebbe un impatto negativo sul turismo e sull’economia

Tassa sulle merendine: anche in Europa è adottata da diversi stati

Sarebbe allo studio anche una tassa sulle merendine, le quali contengono un dato quantitativo di zuccheri. Incluse nel provvedimento anche bevande gassate o non con un alto livello di zuccheri. Non sono state espresse “proposte” come nel caso dei voli aerei, ma comunque anche in questo caso in Europa sono diversi gli stati ad aver legiferato in questo settore.

Si pensi alla Germania o all’Ungheria dove – nonostante le iniziali reticenze delle aziende produttrici – i consumi sono risaliti ai livelli pre-tassa. Ad ogni modo questa nuova forma di tassazione rischia di spaccare il Governo: nonostante il primo assenso di Conte è arrivata la secca smentita di Di Maio.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.