La situazione del terremoto di oggi mercoledì 18 gennaio, continua a non cessare il proprio sciame sismico e ad interessare tantissime zone dell’Italia centrale, sentita in particolare nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche.
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la prima scossa delle 10.25 è stata di magnitudo 5.3, la seconda delle 11.15 di 5.4, la terza scossa delle 11.26 di 5.3, ma più lunga rispetto alle precedenti. Il sisma, vvenuto a 9 km di profondità, ha come epicentro la zona di Amatrice, Capitignano e Campotosto (L’Aquila), a 110 km a nord della capitale. Molte le scuole evacuate nelle regioni interessate da questa nuova ondata sismica, anche se al momento non si registrano danni.
Stando alle prima analisi degli esperti, il terremoto è stato generato dallo stesso sistema di faglie dello scorso 24 agosto. Secondo la sismologa Paola Montone: “E’ lo stesso sistema di faglie attivato il 24 agosto, ma a generare il terremoto di oggi è un segmento diverso”.
Emergenza valanghe nelle Marche, a causa anche della grande presenza di neve depositata nei giorni scorsi. “Sono già attivate tutte le procedure di emergenza e le strutture operative con cui stiamo lavorando ininterrottamente dal 24 agosto. Da allora le scosse non sono mai terminate, superando le 45mila” ha affermato il capo del dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.