Grazie alla rincorsa presa al festival di Cannes 2017, dove “The Square” si è aggiudicato la palma d’oro come miglior film, con una giuria presieduta da Pedro Almòdovar, e grazie ai pareri contrastanti che il film ha indotto tra giudici e spettatori, la fortuna di questo progetto sembra non essersi ancora esaurita.
Riconoscimenti e botteghino vincente per il nuovo film svedese diretto da Ruben Östlund che analizza in chiave melodrammatica il mondo dell’ arte contemporanea, vissuta attraverso gli occhi di Christian, curatore del Palazzo Reale di Stoccolma, divenuto museo.
In vista dell’inaugurazione di una nuova mostra, chiamata appunto “The Square”, Christian mette in moto una serie di meccanismi finalizzati alla promozione dell’evento e del museo che finiranno per causare conseguenze più o meno catastrofiche.
In una cornice di “politically correct” tipicamente svedese, i personaggi appartenenti al mondo dell’arte (creativi, artisti,giornalisti) sono rappresentati con meticolosità e verosimiglianza, senza cadere mai nel grottesco o nel banale offrendo ottimi spunti di riflessione, sussulti e risate.
L’attore protagonista Claes Bang, sconosciuto al grande pubblico, convince e affascina nei panni del curatore Christian, mostrando di saper portare sulle spalle un ruolo da protagonista in un film internazionale.
Buona prova anche per Elizabeth Moss, giornalista dalle domande scomode che finisce con il lasciarsi sedurre da Christian, pur disprezzando il suo fare da don Giovanni e uomo di potere
Alcune scene dal film The Square
Una delle scene che ha fatto più scalpore, e anche una delle più riuscite, è quella interpretata da Terry Notary celebre stunt-man americano, che in questo caso non mette solo il fisico ma anche la faccia per un ruolo folle e perfettamente riuscito.
Lo stunt man americano, interpreta il ruolo di un’artista specializzato in performance dal vivo, dove si cala completamente nei panni di un animale selvatico, nello specifico una scimmia; la sua è una scena di forte impatto capace di spaventare e divertire allo stesso tempo.
All’interno di questo quadro nordico e bizzarro Östlund trova anche il tempo per affrontare tematiche più profonde e molto attuali, come l’immigrazione, i rapporti umani e l’alienazione nei confronti dei nostri possedimenti materiali.
Forte di tutto questo The Square si prepara ad affrontare gli oscar 2018, dopo aver ricevuto la nomination come miglior film straniero.